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Elezioni comunali Catanzaro: la Procura sequestra le schede per voto di scambio

I Pm di Catanzaro hanno disposto il sequestro di tutte le schede elettorali per indagare sui presunti voti di scambio nel capoluogo calabrese.
A cura di Antonio Palma
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Elezioni comunali Catanzaro: la Procura sequestra le schede per voto di scambio

Come si temeva alla fine è stata la magistratura ad intervenire nelle vicende elettorali calabresi e nelle accuse di voto di scambio dopo le elezioni comunali di Catanzaro del 6 e 7 maggio. Dopo le contestazioni su alcune schede e la sospensione dei conteggi in tre sezioni, la Procura del capoluogo calabrese ha disposto l'immediato sequestro di tutte le schede elettorali e della documentazione della Commissione centrale elettorale per accertare cosa sia accaduto fuori e dentro i novanta seggi allestiti a Catanzaro domenica e lunedì scorso.

Tre indagati tra cui un consigliere – Nell'indagine condotta dal Pm Gerardo Dominijanni sono coinvolti almeno tre persone tra cui un consigliere eletto nel centrodestra con il sindaco vincente Sergio Abramo, mentre le ipotesi di reato sono corruzione elettorale e  voto di scambio. Il sequestro delle schede come avvertono dalla Procura è solo probatorio, per capire effettivamente come siano andati i fatti, ma potrebbero spalancare la strada a veri e propri colpi di scena.

Scalzo annuncia ricorso al Tar per l'annullamento delle elezioni – Il sequestro delle schede elettorali infatti è avvenuto a poche ore dalle accuse esplicite lanciate dagli avversari politici del candidato vincente del Pdl, eletto dopo giorni di tensione e incertezza sul dato finale del voto, che hanno annunciato un immediato ricorso al Tar. Salvatore Scalzo, candidato per il centrosinistra, in una conferenza stampa convocata appositamente, infatti, ha annunciato che entro pochi giorni presenterà un ricorso al Tribunale amministrativo regionale per chiedere l'annullamento delle elezioni. Proposta condivisa anche dai rappresentanti di Udc e Fli e dal segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero.

Abramo si dice tranquillo – Nessuna preoccupazione invece per il neo sindaco Sergio Abramo che si dice soddisfatto della decisone della Procura della Repubblica perché in questo modo "saranno fugate definitivamente tutte le ombre" che come tiene a precisare "sono state gettate strumentalmente sulla mia limpida e netta vittoria". Anche nel caso vengano accertate responsabilità da parte degli inquirenti Abramo è convinto che non gli venga sottratta la vittoria in quanto si tratterebbe di responsabilità da addebitare a singoli individui.

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