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Elezioni comunali a Quarto: eletto il consigliere arrestato per associazione camorristica

Elezioni e camorra, un binomio inscindibile. Le comunali di Napoli e provincia si tingono di nero: il consigliere Armando Chiaro, arrestato per associazione camorristica con il clan dei Polverino in un’operazione antidroga a Quarto, è stato eletto con 385 preferenze.
A cura di Alessio Viscardi
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Continuano a far discutere le elezioni amministrative a Napoli e provincia. È proprio nel Comune di Quarto accade che un consigliere arrestato nei giorni scorsi nell'ambito di una vasta operazione antidroga contro il clan dei Polverino, Armando Chiaro, viene eletto con ben 385 preferenze. Ovviamente, si tratta di un candidato del Pdl, coordinatore locale del partito di Silvio Berlusconi. Era finito in manette assieme ad un altro consigliere, Salvatore Camerlingo, e quaranta membri del clan camorristico. È accusato di essere il “colletto bianco” del sodalizio criminale.

Il nuovo sindaco di Quarto è proprio del centro-destra, vincitore col 59% dei consensi. La vicenda è inquietante, soprattutto se si legge quanto scritto dagli investigatori che hanno ordinato l'arresto del consigliere, secondo i quali la camorra sarebbe in grado di influenzare la vita politica del Comune in tutti i suoi eventi principali. Come quando, per risolvere l'attuale emergenza rifiuti di Napoli, si vociferava dell'apertura di una discarica a Quarto, oppure nel caso delle dimissioni di numerosi consiglieri che hanno portato allo scioglimento della giunta retta dall'ex-sindaco di centrosinistra, Sauro Secone.

Armando Chiaro è rinchiuso nel carcere di Ariano Irpino, secondo quanto emerge dalle indagini si sarebbe recato in Spagna a colloquio con il boss latitante Giuseppe Polverino per concordare l'apertura di una discarica illegale posta sotto sequestro giudiziario. Nonostante il suo arresto, arriva la vittoria alle urne, preannunciata dalle scritte comparse sui suoi manifesti: incitamenti a continuare la campagna elettorale, chiari messaggi del clan e dei concittadini collusi. Se il tribunale del riesame dovesse scarcerare Chiaro, il nuovo Consiglio Comunale dovrà scegliere se estrometterlo o meno.

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