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Electrolux conferma: per stabilimento Porcia 316 esuberi

L’azienda ha presentato il nuovo piano per lo stabilimento confermando che non ci saranno tagli agli stipendi se saranno confermate le sei ore e i contratti di solidarietà.
A cura di Antonio Palma
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Dopo i botta e risposta delle settimane scorse con l'annuncio dei tagli da parte dei sindacati e le smentite dell'azienda, arrivano maggiori certezze sul caso Electrolux. La società di elettrodomestici, infatti, ha presentato oggi ai rappresentanti dei lavoratori il piano di rilancio dello stabilimento italiano di Porcia, la fabbrica che era a rischio chiusura. In particolare Electrolux nel suo progetto di risanamento prevede trentadue milioni di euro di investimenti in 3 anni, dal 2014 al 2017, e 316 esuberi calcolati sullo schema delle sei ore più due di solidarietà. Lo si apprende da fonti dell’azienda mentre il tavolo con i sindacati è ancora in corso a Roma. Si tratta di un piano drastico per evitare la chiusura della fabbrica in provincia di Pordenone. Secondo l'azienda l’investimento di 32 milioni di euro "porterà al rafforzamento dell’alto di gamma a Porcia che è già specializzato nella gamma alta del prodotto" e comunque "parte dal presupposto che siano confermate le sei ore di lavoro più le due di solidarietà". Dall'Electrolux sottolineano anche che non ci sarà un taglio ai salari come prospettato dai sindacati in un primo momento, ma che comunque c'è la volontà di ridurre di tre euro il costo sull’ora lavorata attraverso altri aspetti. Electrolux ha rivisito anche il piano industriale per lo stabilimento di Susegana, in provincia di Treviso, per il quale si prevede di mantenere la produzione di 94 mila frigoriferi dei 158 mila che inizialmente erano destinati alle fabbriche in Ungheria.

"Lo consideriamo solo l'inizio della trattativa, un punto di partenza da cui proseguire per sviluppare un discorso più articolato e più soddisfacente" ha affermato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, commentando gli esiti dell'incontro tra Electrolux e sindacati, aggiungendo: "L'oggetto vero della discussione e il nodo da sciogliere non è il numero dei posti di lavoro da tagliare, ma la qualità dell'investimento strategico nello sviluppo dello stabilimento".

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