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Egitto, ucciso uno degli autori dell’attentato al consolato italiano

Ashraf Ali Hassanein al-Gharabli è stato ucciso durante una sparatoria con la polizia del Cairo.
A cura di Davide Falcioni
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E' stato ucciso in seguito al Cairo uno dei responsabili dell'attentato al consolato italiano dell'11 luglio: l'uomo fu uno degli organizzatori dell'attacco con un'autobomba che provocò la morte di una persona – un venditore ambulante – e il ferimento di altre dieci. Ebbene, secondo quanto riferito dal Ministero dell'interno egiziano Ashraf Ali Hassanein al-Gharabli ha perso la vita durante un conflitto a fuoco con la polizia egiziana, che da mesi era sulle sue tracce. Il terrorista, ritenuto un esponente di primo piano dello Stato Islamico, è stato recentemente protagonista di numerosi attacchi, uccidendo un cittadino croato e uno americano. Per questo la polizia gli dava la caccia: la sparatoria in cui ha perso la vita si è verificata perché al-Gharabli  ha cercato di resistere all'arresto.

Il 28 luglio le forze di polizia egiziane avevano già ucciso nel distretto di Faisal altri due soggetti sospettati di aver preso parte all'attentato al consolato italiano. Stando a quanto reso noto dai media locali si trattava di membri di Ajnad Misr (Soldati dell'Egitto), organizzazione salafita attiva nell'area del Cairo, sorta dalla scissione con Ansar Beit al Maqdis.

L'attentato al consolato italiano del Cairo avvenne l'11 luglio: erano le 6,30 del mattino quando un'automobile imbottita di esplosivo si lanciò contro l'edificio. L'esplosione provocò la morte di una persone e il ferimento di altre 10, per lo più passanti che a quell'ora transitavano nella zona. Nessun italiano rimase coinvolto: l'attacco venne rivendicato da "Wilayat Sinai" (Stato del Sinai), organizzazione terroristica in passato nota come il gruppo Ansar Beit al Maqdis, che ha mutato il nome dopo aver giurato fedeltà allo Stato Islamico

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