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Egitto, uccisi i presunti autori dell’attentato al consolato italiano al Cairo

I due presunti terroristi sono stati uccisi in seguito a un conflitto a fuoco con le forze di sicurezza egiziane.
A cura di Davide Falcioni
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Le forze di sicurezza egiziane hanno ucciso al Cairo due persone sospettate di essere tra gli jihadisti coinvolti nell'attentato al consolato italiano lo scorso 11 luglio: a riferirlo sono state fonti governative, spiegando che gli agenti hanno fatto irruzione in un appartamento della capitale per arrestare i due presunti miliziani, che tuttavia alla vista dei poliziotti hanno aperto il fuoco avendo la peggio nella sparatoria che ne è scaturita. L'attentato al consolato italiano era stato rivendicato dallo Stato Islamico: l'autobomba aveva provocato la morte di una persona e il ferimento di altre nove, mentre fortunatamente nessun nostro connazionale era rimasto coinvolto.

Paolo Gentiloni, ministro degli esteri, non aveva esitato a definire l'attentato un  "attacco diretto all'Italia. Il nostro paese non si farà intimidire e risponderemo con rinnovata determinazione nel contrasto al Daesh e al fanatismo terrorista”. “Probabilmente è stata una forma di avvertimento e intimidazione. Dobbiamo rispondere con fermezza e sobrietà”, aveva chiosato il titolare della Farnesina.  "I due jihadisti appartenevano al gruppo Ajnad Misr (Soldati d'Egitto) e le indagini hanno rivelato che potrebbero essere coinvolti nell'attentato al consolato italiano", ha spiegato una fonte, rivelando che erano anche ricercati per l'uccisione di alcuni agenti di polizia egiziani.

Ajnad Misr, organizzazione vicina all'estremismo islamico e allo Stato Islamico, ha già rivendicato in passato diversi attentati contro università, edifici governativi e forze di sicurezza. Hammam Mohamed Attiyah, leader del gruppo, ad aprile era stato ucciso durante un conflitto a fuoco con la polizia nell'appartamento del Cairo dove era nascosto e da dove organizzava gli attacchi dei suoi affiliati.  Attiya era un ex militante di Ansar Beit al-Maqdis, il gruppo poi trasformatosi in Penisola del Sinai che a novembre si è affiliato all'Isis, da cui si era staccato nel 2013.

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