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Egitto: la Corte libera Mubarak, ma deve restare in carcere

I giudici gli hanno concesso la libertà nel processo sull’uccisione dei manifestanti, ma l’ex presidente egiziano rimane in cella per l’altro processo su corruzione e malversazione.
A cura di Antonio Palma
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L’ex rais egiziano, condannato all’ergastolo per i suoi delitti, sta molto male e stamane ha più volte perso conoscenza e ha subito un doppio arresto cardiaco. Nelle ultime ore, su Twitter, si era già diffusa la notizia della sua morte.

La Corte d'appello del Cairo ha accolto con riserva la richiesta di scarcerazione dei legali dell'ex Rais Hosni Mubarak. I giudici infatti hanno concesso la libertà a Mubarak, presentatosi in aula su una sedie a rotelle,  nell'ambito del processo per l'uccisione dei manifestanti durante la rivoluzione ma hanno anche stabilito che l'ex Presidente egiziano  può essere scarcerato solo se non sono in corso altri processi a suo carico. Mubarak quindi resterà in cella visto che è sotto processo anche per corruzione e malversazione, per aver ricevuto regali e soldi in cambio di favori. Gli avvocati dell'ex rais però cantano vittoria per una prima decisione di scarcerazione che fa seguito alla scadenza del termine massimo della custodia cautelare. Intanto il nuovo processo a Mubarak, dopo che il precedente in cui era stato condannato all'ergastolo è stato annullato, continua a far paura. La giustizia egiziana infatti ancora non è uscita a trovare il giudice per l'udienza d'appello visto che molti magistrati si sono subito defilati dopo l'incarico con le più varie scuse ma con l'unica preoccupazione della loro incolumità.

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