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Effetto serie tv “Gomorra”: scuole di Bolzano annullano il campus

La denuncia di Ciro Corona: campo scuola annullato dopo la serie tv trasmessa su Sky. Ma da Bolzano spiegano: “È un equivoco, la gita è saltata per un disguido organizzativo”. Scontro fra Roberto Saviano e l’attivista Corona.
A cura di A. P.
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Nonostante il successo di pubblico delle prime due puntate, andate in onda martedì 6 maggio su Sky, la serie televisiva "Gomorra" continua a scatenare polemiche tra favorevoli e contrari. Questa volta ad accendere il dibattito le conseguenze che la visione della serie ha avuto su alcuni genitori di una scolaresca di Bolzano che hanno impedito ai figli di andare in gita in Campania. Come racconta l'attivista Ciro Corona, infatti, il gruppo di studenti delle superiori aveva già prenotato tutto per il 19 maggio prossimo, ma all'ultimo momento il viaggio è stato annullato proprio a causa delle preoccupazioni dei genitori che temevano per l'incolumità dei figli. Il gruppo di ragazzi, composto da circa quaranta studenti appartenenti a diverse scuole della provincia di Bolzano, avrebbe dovuto trascorrere sei giorni sul fondo confiscato ai clan di camorra a Chiaiano, ora presidio dell'associazione antimafia Libera.

Era tutto pronto per la visita del gruppo sui terreni un tempo proprietà del clan di camorra Polverino e ora affidati all’associazione Resistenza anticamorra di Scampia, ma mercoledì mattina è arrivata la telefonata che annunciava la disdetta improvvisa del campo-scuola. Il motivo è che i genitori dopo aver visto Gomorra in tv si sono preoccupati chiedendo lo stop al viaggio. "Hanno chiesto addirittura se ai ragazzi fosse assicurata una scorta" ha spiegato uno degli organizzatori sconsolato. Nella polemica è intervenuta anche la tuffatrice italiana Tania Cagnotto, originaria proprio di Bolzano, che ha assicurato: "Io viaggio molto e di posti molto più pericolosi di Napoli ne ho visti parecchi. E sono pronta a venire a Scampia per combattere questo pregiudizio".

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Aggiornamento 12 maggio: A distanza di qualche giorno dalla polemica, Sandro Tarter, un educatore della scuole media che avrebbe dovuto partecipare all'iniziativa ha dichiarato che non c'è stato alcun dietrofront ma anzi, "si è trattato di un disguido organizzativo" generato dalla mancanza di personale che avrebbe dovuto accompagnare i ragazzi. "Tutto qui – ha detto l'uomo – ma l'iniziativa non è annullata, bensì soltanto rimandata per una data da destinarsi". Parole che hanno ulteriormente infuocato gli animi con Roberto Saviano che ha definito "menzogne" le dichiarazioni dell'attivista anticamorra Ciro Corona sulla sua pagina Facebook.

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