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Effetto 80 euro: sale il reddito degli italiani e aumenta (di poco) la spesa per i consumi

Arriva la certificazione dell’Istat: “Nel terzo trimestre del 2014 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato dell’1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2013”. È l’effetto “80 euro”.
A cura di Redazione
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È l’Istat a certificare una serie di dati di considerevole interesse sull’aumento del reddito delle famiglie italiane e sulla contemporanea crescita della propensione al risparmio. Stando a quanto comunica l’istituto nazionale di statistica, infatti, rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato dell’1,4%, mentre considerando l’inflazione “il potere di acquisto delle famiglie consumatrici (cioè il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in termini reali) è aumentato dell’1,9% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% rispetto al terzo trimestre del 2013”. 

A questi dati bisogna aggiungere l’aumento della spesa finale per i consumi, solo dello 0,4% su base annuale (mentre il tasso di crescita resta invariato rispetto al trimestre precedente), e la crescita della propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, in “aumento di 1,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,9 punti percentuali nei confronti del terzo trimestre del 2013”. Stando alle prime analisi, l’aumento del reddito delle famiglie sarebbe determinato dalla liquidità trasferita dal Governo con gli 80 euro, anche se ad onor del vero va detto che le cifre non sembrano sovrapponibili.

Allo stesso modo, solo in parte è possibile leggere l’aumento dei consumi e della propensione al risparmio come “effetti collaterali” del bonus: tradotto in parole povere, nelle analisi di queste ore, le famiglie avrebbero scelto di “risparmiare” e non di “spendere” l’aumento in busta paga erogato dal Governo Renzi. Di certo c'è l'ormai cronica caduta del tasso di investimento delle famiglie consumatrici, in particolar modo per quel che concerne l'acquisto di beni immobili: meno 0,2% sul trimestre precedente e meno 0,4% su base annuale. 

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