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Ecco come sarà la barriera dell’Austria al Brennero: una rete di 370 metri con 250 agenti

Questa mattina al valico è stata presentata ufficialmente la recinzione che proteggerà i confini di Vienna. Per il ministro degli Interni austriaco Wolfgang Sobotka la recinzione potrà essere allestita in poco tempo” e i “controlli veri e propri iniziaeranno a giugno”.
A cura di Claudia Torrisi
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La barriera voluta dall'Austria a Brennero sarà una sorta di filtro mobile, da aprire e chiudere in ogni momento. Questa mattina al valico è stata presentata ufficialmente la recinzione che proteggerà i confini di Vienna: una rete metallica presidiata da 250 poliziotti e lunga circa 370 metri che taglia la carreggiata dell'A22 e della Statate del Brennero, all'altezza dell'area di servizio Rosenberger. È proprio in questo punto, a pochi metri dalla frontiera con l'Italia, che da giorni gli operai sono al lavoro. I controlli verranno effettuati subito dopo la galleria lungo l'autostrada che collega Italia e Austria. Tecnicamente ancora in territorio italiano. Per il ministro degli Interni austriaco Wolfgang Sobotka la recinzione potrà essere allestita in poco tempo" e i "controlli veri e propri iniziaeranno a giugno". Per effettuare le verifiche, in quel tratto dell'A22 il traffico sarà fatto rallentare a 30 chilometri orari massimo e sarà su quattro corsie: due per le auto e le moto; e due per i mezzi pesanti. Una sorta di imbuto al contrario, che dal canale stretto va ad allargarsi. Pur con tutti gli accorgimenti possibili, come ha sottolineato il capo della polizia del Tirolo, Helmut Tomac, "code saranno comunque inevitabili e in quel caso scatterà la collaborazione con la Polizia stradale italiana di Vipiteno". Anche sulla statale si viaggerà su una sola corsia, e verrà ripristinato il vecchio check point di frontiera esistente prima di Schengen. "L'esito dell'incontro tra le tre polizie – austriaca, tedesca e italiana – non è tale da farci rinunciare alle recinzioni. Anzi, potremmo costruire 370 metri di rete e recinzioni per evitare arrivi illegali ma saranno allestiti solo se necessario in caso di massiccio arrivo di migranti", ha spiegato il capo della polizia del Tirolo, che ha aggiunto che la struttura portante sarà allestita prossimamente ma la rete vera e propria sarà "attaccata" solo in caso di bisogno, perché "l'Austria non intende isolarsi ma incanalare gli eventuali flussi di migranti".

Al confine la polizia austriaca effettuerà controlli sulle persone, individuando eventuali sospetti, che saranno deviati nell'area identificazione e registrazione. Poi, i richiedenti asilo saranno portati subito in centri a Innsbruck e dintorni. I non aventi diritto, invece, ha spiegato Tomac, " saranno riconsegnati all'Italia che dovrà farsi carico della loro assistenza". Verifiche verranno effettuate anche sui treni e altre potrebbero esserci sulla strada già sul territorio italiano tra Fortezza e Brennero. Ma, per Tomac questo "dipende dall'Italia", secondo cui "in caso di necessità saranno inviati al Brennero anche soldati, ma la decisione spetterà al ministero della Difesa". In ogni caso, ha precisato il capo della polizia, il nodo dei controlli di agenti austriaci su territorio italiano non è stato ancora sciolto e se ne parlerà probabilmente durante l'incontro tra i ministri Alfano e Sobotka, in programma a breve a Roma.

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