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“Ebrei e arabi rifiutano di essere nemici”, la campagna social contro la guerra

La campagna online con l’hashtag #JewsAndArabsRefuseToBeEnemies per dare un messaggio di pace in Medio Oriente.
A cura di Antonio Palma
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L'amore è più forte delle differenze e dimostra che stare insieme è più facile che fare la guerra. È questo il messaggio della campagna "Ebrei e arabi rifiutano di essere nemici" lanciata sui social network alcuni giorni fa per invitare le parti impegnate nel conflitto in Medio oriente a mettere fine alle violenze. A dare il via all'iniziativa spontanea ed ora diventata virale, in particolare sono stati due amici, Abraham Gutman e Dania Darwish, un israeliano e un siriano entrambi studenti presso l'Hunter College di New York, che hanno lanciato la campagna meno di due settimane fa spingendo la gente a condividere messaggi e foto che rappresentassero la pace. A Dare man forte è arrivata poi una coppia di fidanzati, la giornalista freelance Sulome Anderson, che è per metà libanese, e il suo ragazzo ebreo. I due hanno pubblicato su twitter una loro foto mentre si baciano con un cartello su cui in inglese è scritto: "Jews and Arabs refuse to be enemies". Nel tweet la ragazza spiega "Lui mi chiama Neshamà (anima in ebraico) io l'ho chiamato Habibi (Amore mio in arabo), L'amore non parla la lingua dell'occupazione". Da allora, i messaggi con l'hashtag #JewsAndArabsRefuseToBeEnemies si sono moltiplicati con foto di coppie ma anche di amici, ebrei e arabi, che lanciano messaggi di pace.

Messaggio di pace per il Medio Oriente

"Ho avuto un'esperienza molto diretta di quanto l'odio può rovinare la vita in Medio Oriente"  ha detto la 29enne Anderson il cui padre è stato tenuto prigioniero da Hezbollah per quasi sette anni ed ora vive tra New York Beirut. "Quello che veramente mi entusiasma è che ci sono persone che pur non condividendo il mio punto di vista sul caso israeliano hanno retwettato la nostra immagine" ha dichiarato la donna alla Abc, aggiungendo: "L'importante non è tanto che le persone siano d'accordo con noi, ma che le persone che non sono d'accordo con ilnostro punto di vista condividano questo messaggio di pace". "Vogliamo portare l'attenzione sul fatto che entrambi gli schieramenti sono fatte di esseri umani, molti dei quali vogliono solo vivere una vita pacifica" ha concluso ila donna.

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