Ebola: guarita la paziente norvegese, ma Oslo non rivela la cura
Dopo la guarigione dell'infermiere spagnola contagiata dal virus ebola in un ospedale di Madrid, anche la dottoressa norvegese, che aveva contratto il virus durante una missione in Sierra Leone, è guarita. Lo ha annunciato l'associazione Medici Senza Frontiere per la quale la dottoressa lavorava in Africa. "Siamo felici che la nostra collega è guarita" ha dichiarato il portavoce della sezione norvegese di Medici Senza Frontiere spiegando che la donna ha già lasciato il reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Oslo. "Oggi mi sento bene e non sono più contagiosa", ha dichiarato poco dopo la dottoressa trentenne Silje Lehne Michalsen nella sua prima apparizione pubblica dopo la guarigione, aggiungendo: "Mi ritengo molto fortunata e infatti non ho la sensazione di aver avuto l'Ebola".
La dottoressa guarita: "Assenza di una risposta internazionale"
"Per tre mesi, sono stata a Bo e vedevo come l'Ebola si avvicinava alla mia città, al mio ospedale e come il virus si diffondeva nel resto del Paese" ha dichiarato la giovane dottoressa criticando la mancata reazione internazionale alla diffusione di ebola. "Per tre mesi, ho visto l'assenza totale di una risposta internazionale. Per tre mesi, sono diventata sempre più preoccupata e frustrata" ha raccontato la donna, aggiungendo: "L'orologio fa tic-tac, il numero di morti aumenta. Dobbiamo agire e dobbiamo agire subito". La dottoressa dopo essere stata rimpatriata dalla Sierra Leone perché positiva ai test su ebola, il 7 ottobre scorso, era stata ricoverata in un reparto di isolamento dove è stata trattata con una cura sperimentale. Lo hanno dichiarato gli stessi medici che l'hanno avuta in cura rifiutandosi però di rivelare la terapia e il nome del farmaco utilizzato sostenendo che non ci sono sufficienti test sperimentali.
Nigeria dichiarata ufficialmente "Ebola free"
Buone notizie arrivano intanto anche dalla Nigeria che è stata dichiarata ufficialmente "Ebola free" dall’Oms. Dopo 42 giorni senza nuovi casi sospetti, infatti, l'Organizzazione della Sanità ha formalmente dichiarato che il Paese africano è "libero dalla trasmissione del virus" così come pochi giorni fa era stato fatto per il Senegal. Ancora drammatica invece la situazione negli altri Paesi africani dove il virus è più diffuso come la Sierra Leone dove un altro membro del personale Onu è morto. Intanto si muove anche l'Ue che punta alla creazione di un coordinatore unico contro l'epidemia. In un comunicato, i ministri degli Esteri dell'Unione europea, riuniti a Lussemburgo per studiare una risposta comune alla minaccia, sottolineano che "sono necessari sforzi unitari, coordinati e più intensi" per contenere l'epidemia di Ebola in Africa e assicurare assistenza ai Paesi colpiti.
