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Ebay compie vent’anni, il sito che ha cambiato il nostro modo di acquistare

Il 3 settembre 1995 il programmatore Pierre Omidyar lanciava il sito AuctionWeb che in seguito si sarebbe chiamato eBay. Oggi la sua azienda ha un fatturato globale di 83 miliardi di dollari con 800 milioni di inserzioni da circa 200 Paesi.
A cura di Andrea Esposito
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Quando eravamo ragazzini e desideravamo un qualsiasi oggetto "non convenzionale" eravamo costretti, gambe in spalla, a iniziare un lungo pellegrinaggio in giro per la città alla ricerca del prodotto perduto. Spesso incappavamo in scorbutici commercianti che, con sadica soddisfazione, alle nostre strampalate richiesta rispondevano: "No, non ce l'ho!". Da circa 15 anni però, parlo dell'Italia, questo non accade più. Anzi oggi qualsiasi cosa uno desideri, anche la più improbabile, la trova lì… su eBay.

Un puntatore laser, rotto, acquistato da un collezionista per la modica cifra di 15 dollari. Così ha avuto inizio tutto. Era il 3 settembre 1995 quando un programmatore di nome Pierre Omidyar tra le mura di casa sua a Campbell, in California, lanciava AuctionWeb un sito di aste online (che poi si sarebbe chiamato eBay). Omidyar a quei tempi non avrebbe mai potuto immaginare che dopo vent’anni quella compagnia avrebbe avuto un fatturato globale di 83 miliardi di dollari, con 800 milioni di inserzioni da circa 200 Paesi e che lui, a soli 48 anni, avrebbe avuto un patrimonio personale di 8,1 miliardi. Numeri da capogiro.

Ebay è stato forse uno degli esempi più brillanti della new economy fine anni ’90 e ha saputo trasformarsi da sito d’aste in cui il potenziale compratore vede un articolo e se vuole fa un’offerta e cerca di accaparrarselo a vero e proprio portale di e-commerce: oggi, infatti, oltre l’80 per cento delle inserzioni sono proposte a prezzo fisso. La sua grande forza è la semplicità, basta registrarsi, fare qualche foto dei prodotti, inserire i dati e si può dare subito inizio a un’attività commerciale. Per questo eBay oggi deve vedersela con concorrenti sempre più agguerriti, oltre a colossi come Amazon e Alibaba, tra i rivali ora spuntano anche i due giganti di internet: Google e Facebook che hanno appena lanciato i pulsanti “compra” sulle loro piattaforme, reclamando una fetta del mercato e-commerce.

In Italia eBay è arrivata soltanto nel 2001 e conta, ad oggi, 4,5 milioni di utenti principalmente su piattaforma mobile: si stima che ogni 4 minuti venga venduto un paio di scarpe da donna, ogni 6 una borsa e ogni 10 un tablet. Una delle abitudini sempre più diffuse in Italia e non solo è quella di andare in giro per negozi, scegliere i prodotti interessati dopodiché attraverso lo smartphone verificare le offerte e acquistare online. Inutile dire che quello dell’online è un mercato in continua espansione, basti pensare che nell’ultimo trimestre circa 17 milioni di italiani hanno fatto acquisti su internet, grosso modo la metà delle persone che accedono alla Rete.

Su Ebay ormai si può acquistare di tutto, tra i record si ricorda nel 2006 la vendita di uno yacht per 168 milioni di dollari, ma non sono mancati i momenti difficili come il blackout di quasi un giorno nel 1999 e l’attacco hacker di poco più di un anno fa.

Per l’anniversario dei vent’anni dalla nascita eBay ha in programma un maxi evento a San Jose il 10 e l’11 settembre e un evento a Milano il 10 anche per fare il punto su come affrontare le prossime sfide, prima tra tutte la gestione del dopo PayPal, la società che gestisce i sistemi di pagamenti online e che è stata parte del gruppo dal 2002 fino a poco fa. Secondo gli analisti e le agenzie di rating la sua uscita dal gruppo rende eBay più debole e più limitata nei ricavi.

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