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È tempo di quattordicesima, ma la metà della somma andrà in tasse e bollette

Secondo uno studio Confesercenti, ben poco della somma in più sarà destinata ai consumi da parte degli italiani, ancora gravati da debiti pregressi.
A cura di Antonio Palma
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Milioni di pensionati e lavoratori italiani tra la seconda metà di giugno e la prima di luglio hanno ricevuto o riceveranno l'attesa mensilità in più: la quattordicesima. In particolare saranno circa 3,8 milioni i lavoratori dipendenti e 3,4 milioni i pensionati che potranno beneficiare della misura che complessivamente vedrà erogati circa 6,7 miliardi di euro, in crescita di 900 milioni rispetto all'anno scorso visto che dal 2017 si è scelto di allargare la platea degli aventi diritto tra i pensionati. Come stabilito dalla legge di bilancio, infatti, la quattordicesima spetta anche ai pensionati che hanno un reddito compreso tra 1,5 e 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti.

La somma ovviamente non è uguale per tutti e varia a seconda di diversi fattori ma la cattiva notizia per tutti è che di questa iniezione di liquidità purtroppo in tasca resterà nella migliore delle ipotesi solo la metà. Secondo i calcoli svolti dall'Ufficio Economico Confesercenti su dati Istat e SWG, infatti, quasi la metà della somma, pensata un tempo per rilanciare i consumi in vista dell'estate, verrà invece utilizzata per pagare tasse e spese obbligate.

Dei 3,3 miliardi di euro destinati a questo scopo, secondo Confesercenti, circa 1,6 miliardi sono impiegati per saldare conti in sospeso, dai debiti alle bollette scadute; 938 milioni per le spese sanitarie e mediche, mentre i rimanenti 737 milioni per pagare Imu, Tari e altre imposte. Al risparmio e agli investimenti, invece, andrà 1 miliardo di euro circa, il 16% del monte totale. Infine sui consumi confluiranno circa 2 miliardi, meno di un terzo del totale. Di queste risorse la maggior parte servirà ovviamente per finanziare una vacanza, mentre 400 milioni andranno in spese straordinarie e regali e poco più di 300 milioni destinati ai saldi estivi.

Secondo l'associazione degli esercenti, lo scarso utilizzo della quattordicesima per i consumi è un sintomo dell’incertezza che le famiglie italiane sentono ancora nonostante il recupero del potere d’acquisto degli ultimi due anni. Molti infatti sono ancora alle prese con una situazione economica difficile che li porta ad utilizzare la quattordicesima principalmente per saldare debiti pregressi. La situazione è ancora peggiore se si pensa ai soli pensionati visto che in questo caso l’utilizzo della mensilità aggiuntiva per le spese obbligate è in media il 76% del totale: il 40% per i conti in sospeso, il 21% per la salute e il 15% per il fisco.

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