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È morto Vittorio Coin, l’ex patron della catena di grandi magazzini aveva 78 anni

Nipote dello storico fondatore del gruppo di famiglia, sotto il suo controllo Coin era arrivata ai massimi splendori con i marchi Coin, Oviesse e Standa.
A cura di Antonio Palma
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Lutto per il mondo imprenditoriale veneto e italiano: è morto all'età di 78 anni l'imprenditore Vittorio Coin, ex manager dell'omonimo gruppo di famiglia, una catena italiana di grandi magazzini non alimentare che opera nei settori dell'abbigliamento, della bellezza e dell'home decoration. I funerali si svolgeranno martedì prossimo, alle 11.30, nella chiesa di Santo Stefano. La famiglia ha invitato tutti a non inviare omaggi floreali, ma a devolvere un'offerta all'associazione per la ricerca sul cancro (Airc) di cui lo stesso Coin è stato presidente per oltre 25 anni. Vittorio Coin lascia la moglie Yaya, sposata in seconde nozze, e due figli Piero e Francesca.

Nato nel 1939 da Aristide, Vittorio Coin era il nipote dell'omonimo fondatore del gruppo  che aveva ottenuto la licenza come venditore ambulante di tessuti e mercerie in provincia di Venezia nel 1916. Succeduto a nonno e genitore, Vittorio Coin aveva assunto la guida del gruppo nel 1974 assieme al fratello Piergiorgio quando il marchio era ormai diventato una catena della grande distribuzione

Proprio sotto la loro guida Coin divenne uno dei maggiori gruppi italiani arrivando a superare i 2mila miliardi di lire di fatturato attraverso le insegne Coin, Oviesse e Standa e innovando i grandi magazzini con la formula del "negozio nel negozio". Una rottura tra i due portò però poi alla cessione del gruppo. Molto attivo nel sociale, Vittorio Coin era stato presidente onorario del Comitato Airc del Veneto ed era personalità riconosciuta in tutta la regione  come dimostrano le parole del governatore Zaia. "Ci ha lasciato un grande condottiero dell'impresa veneta e del vero capitalismo sociale di cui questa terra è madre: con Vittorio Coin il Veneto perde non solo un veneziano appassionato, un imprenditore illuminato che ha saputo portare e far crescere in ogni parte del mondo l'impresa di famiglia, ma soprattutto un imprenditore sociale, attento e sensibile alla sanità, alla ricerca, all'università, all'editoria, allo sport e all'associazionismo. Vittorio Coin è stato in tutto e per tutto un vero ambasciatore del Veneto" ha spiegato il governatore.

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