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È morto Elio Toaff, ex rabbino capo di Roma

Si è spento nella Capitale, a 99 anni, l’ex capo rabbino di Roma Elio Toaff, personaggio fondamentale per la comunità ebraica romana.
A cura di Redazione
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È morto domenica sera a Roma l'ex capo Rabbino di Roma Elio Toaff che avrebbe festeggiato i 100 anni il 30 aprile. Stando a quanto riferisce il sito dell'Ansa la notizia sarebbe stata divulgata da "ambienti della comunità ebraica romana".

Matteo Renzi è stato uno dei primi ad esprimere il cordoglio per la perdita di un personaggio importante che per anni è stata la massima autorità per il popolo ebraico in Italia:

Un pensiero carico di gratitudine e affetto per il rabbino Elio #Toaff, grandissimo italiano e uomo simbolo della comunità ebraica

Toaff fu protagonista, tra l'altro, di uno storico incontro con Giovanni Paolo II alla Sinagoga di Roma. Per il Presidente della comunità ebraica romana Toaff è stato "Un grande della storia, un gigante. Un uomo che ha fatto la resistenza e ha ridato orgoglio alle nostre comunità. Un uomo del risorgimento ebraico romano ed italiano".

Elio Toaff scelse di seguire le orme del padre, divenendo rabbino piuttosto che proseguire gli studi di Giusrisprudenza in cui si laureò non senza difficoltà a causa delle leggi fasciste. Toaff riuscì più volte a scampare la morte durante la II Guerra Mondiale, una volta grazie a un prete che lo aiutò a sfuggire ai potenziali assassini e un'altra dopo essere stato condannato a morte dai nazisti. Quando furono istituite le leggi razziali Toaff decise di non seguire i fratelli, che fuggirono in Palestina, stando, piuttosto, a quello che gli disse suo padre Alfredo Sabato Toaff: "Un rabbino non abbandona mai la sua comunità". Nel 1951, a 36 anni, dopo essere stato capo rabbino ad Ancona e Venezia, lo divenne della Capitale, dove è presente la più grande comunità ebraica. Una scelta non semplice, come dichiarò in un'intervista qualche anno fa:

Non volevo diventare capo rabbino di Roma. Fu Raffaele Cantoni che mi ci costrinse, senza alcuna possibilità di dire no. Non mi sono poi mai chiesto perché avessero scelto proprio me.

Anche il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha voluto ricordarlo:

“Piangiamo in queste ore la scomparsa di un uomo straordinario. Un punto di riferimento, un leader, una guida spirituale in grado di segnare il suo tempo e il tempo delle generazioni che ancora verranno. I gesti e gli insegnamenti che hanno caratterizzato il magistero e la lunga vita del rav Elio Toaff rappresentano infatti uno dei momenti più alti nella storia, non solo dell’ebraismo italiano ma dell’intera nazione.Grazie Rav per tutto quello che hai fatto e rappresentato. La tua lezione non sarà dimenticata. Che il tuo ricordo possa essere di benedizione per tutti noi”.

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