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È morto a 90 anni John Berger, scrittore, pittore e critico d’arte.

Se ne è andato a 90 anni John Berger. Scrittore, poeta, critico d’arte, pittore: la sua identità di artista era inafferrabile. Per tutta la sua lunga carriera non ha mai mancato di far sentire la sua voce e l’impegno politico.
A cura di Redazione Cultura
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John Berger
John Berger

È morto John Berger. Critico d’arte, pittore e scrittore, era nato a Londra e viveva nell’Alta Savoia, in Francia. Da circa un anno era malato. Tra i suoi testi più importanti il romanzo "G.", che vinse il Booker Prize nel 1972, e la raccolta di saggi "Questione di sguardi". Se ne è andato a 90 anni, nel sobborgo parigino di Antony.  Nel 1972, dopo aver vinto il Booker Prize, ha devoluto metà del premio al movimento delle Black Panthers.

Nato a Hackney, Londra, il 5 novembre del 1926, era figlio di un ufficiale di fanteria, aveva frequentato un collegio di formazione per ufficiali dell'esercito dell'impero britannico. Sempre nel '72, con il saggio "Ways of seeing", un'introduzione alla critica d'arte si è imposto nel mondo della storia dell'arte, da allora quel libro è considerato un testo di riferimento per la storia dell'arte, che diede il titolo anche a una serie di documentari prodotti dalla Bbc e ideati e condotti dallo stesso autore.

Ha a avuto una lunga carriera, durante la quale è sempre stato un autore inafferrabile per la sua identità. Romanzi, poesie, versi sciolti, diari, critiche d'arte. Di certo ha intrecciato per tutta la vita la passione per l'arte all'impegno politico. Di recente The Guardian lo aveva definito "uno degli scrittori più influenti della sua generazione".

A sedici anni aveva lasciato il collegio per iscriversi alla scuola di belle arti apprezzando soprattutto le opere e gli artisti con un contenuto sociale e politico. Nel '43, allo scoppio della guerra, si arruolò nella British Army, alla fine degli anni Quaranta iniziò a dipingere, esponendo le proprie opere in alcune gallerie londinesi. Nei decenni successivi la sua attività andò dall'impegno contro il nucleare al sostegno nei confronti degli artisti dissidenti dell'Unione sovietica e dei giovani che animarono la Primavera di Praga. A metà anni cinquanta pubblica saggi di critica d'arte, nel 1958 il primo romanzo, "A painter of our time".

È stato anche sceneggiatore. Il regista Alain Tanner ha messo in scena sue due sceneggiature: i film "Jonas che avrà vent'anni nel 2000" e "Gli anni luce". Tra i suoi libri di narrativa tradotti in Italia è giusto citare "Qui, dove ci incontriamo" (2005), "Una volta in Europa" (2003), "Lillà e Bandiera" (2006), "Festa di nozze" (1996), "Ritratto di un pittore" (1961), "Questione di sguardi" (1998) e "Sul guardare" (2003).

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