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È morta Rita Levi Montalcini

La ricercatrice torinese, premio Nobel per la Medicina nel 1986 e dal 2001 senatrice a vita, si è spenta nella sua casa a Roma. Aveva 103 anni. Cordoglio in Italia per la sua scomparsa.
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È morta Rita Levi-Montalcini, premio Nobel per la Medicina nel 1986 e senatore a vita dal primo agosto 2001 "per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale". Levi-Montalcini è stata la prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze. Aveva 103 anni. La notizia della sua scomparsa è stata resa nota da fonti ufficiali ed è stata verificata anche dalla Questura di Roma. Neurologa, a partire dagli anni Cinquanta la Montalcini ha contribuito, con le sue ricerche, alla scoperta e alla identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa, scoperta che le valse il prestigioso riconoscimento dell'Accademia svedese.

La vita. Nata il 22 aprile 1909 da una famiglia ebrea, figlia di un ingegnere elettrotecnico e matematico e della pittrice Adele Montalcini, Rita nacque insieme ad una gemella, Paola, poi divenuta una importante pittrice. Studiò in un ambiente sereno e si iscrisse a Medicina a Torino nonostante l'opinione negativa del padre. A soli vent'anni entrò nella scuola medica dell'istologo Giuseppe Levi cominciando quegli studi sul sistema nervoso che non smise mai. Nel 1936 si laureò con 110 e lode, specializzandosi poi in neurologia e psichiatria. Nel 1938, quando Mussolini pubblicò il “Manifesto per la difesa della razza”, in quanto ebrea fu costretta a emigrare in Belgio dove restò fino all'invasione tedesca; dopo anni tornò nel suo Paese e fu finanche in contatto con le forze partigiane come medico di supporto. Nel 1947 il biologo Hamburger la invitò a diventare docente di Neurobiologia al Dipartimento di Zoologia della Washington University negli Stati Uniti dove Montalcini rimase fino al 1977. Dal 1989 al 1995 la ricercatrice lavorò presso l'Istituto di neurobiologia del CNR con la qualifica di "superesperto", concentrandosi sullo spettro di azione dell'Ngf. Fu poi presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana, e ambasciatrice dell'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura (Fao) contro la fame nel mondo. Appena si è diffusa la notizia della scomparsa numerosi sono stati i messaggi di cordoglio del mondo delle istituzioni, della politica, della ricerca, dello spettacolo e della società civile.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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