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E il ministero dell’Economia vieta i regali di Natale ai dipendenti pubblici

I dipendenti pubblici non potranno ricevere regali “o altre utilità” di valore superiore a 150 euro.
A cura di Redazione
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Da un certo punto di vista il Natale 2014 sarà “in tono minore” per i dipendenti pubblici. E questa volta non c’entra nemmeno la conferma del blocco degli stipendi anche per il prossimo anno (una situazione che del resto si trascina da anni e sulla quale lo stesso ministro Madia ha fatto capire di non essere intenzionata ad intervenire finché “le condizioni economiche del Paese non lo permetteranno”). Con una circolare pubblicata sul suo sito, infatti, il ministero dell’Economia mette un “freno” anche ai regali di Natale, limitandoli a quelli di “modico valore”. Ovviamente stiamo parlando della consuetudine del personale (molto diffusa a vari livelli dell’amministrazione pubblica) di ricevere, in prossimità delle feste, regali o doni di altro tipo da parte di fornitori, amministratori, imprenditori o anche semplici cittadini. Una pratica guardata con molta diffidenza da parte dell'opinione pubblica, ma che ha una "lunga e consolidata tradizione".

Il ministero, richiamandosi al “codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 16 aprile 2013) che definisce i doveri minimi di diligenza, lealtà e buona condotta che essi sono tenuti a rispettare per il corretto funzionamento dell’Amministrazione”, fa sapere che quest’anno sarà vietato “ai dipendenti pubblici ricevere regali o altre utilità, al di fuori di quelli di modico valore”. Per modico valore, spiega la circolare, si intende “non superiore in via orientativa a 150 euro”, mentre i regali di valore maggiore “dovranno essere messi subito a disposizione dell’amministrazione per la restituzione o la loro devoluzione a fini istituzionali”. Una misura "precauzionale", ma considerata necessaria per la trasparenza, presa probabilmente nella considerazione del delicatissimo momento per "l'immagine" della macchina amministrativa pubblica).

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