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E gli eletti 5Stelle scrissero: “Cerchiamo casa a Roma, aiutateci”

Malgrado guadagneranno non meno di 11mila euro al mese, i deputati e senatori del Movimento 5 Stelle raccontano: “Dormiamo sui divani o sul pavimento”. Un’abile mossa di comunicazione politica?
A cura di Davide Falcioni
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Riunione dei grillini a Roma

I neo-eletti deputati e senatori del Movimento 5 Stelle hanno scritto una "lettera aperta" ai giornalisti italiani chiedendo "tregua" e spiegando che per loro si tratta di giorni piuttosto delicati. La richiesta arriva all'indomani del post sul blog di Beppe Grillo intitolato "Attenti ai Lupi", nel quale si spiega che l'obiettivo dei media è "sbranare pubblicamente ogni simpatizzante o eletto del M5S e dimostrare al pubblico a casa che l'intervistato è, nell'ordine, ignorante, impreparato, fuori dalla realtà, sbracato, ingenuo, incapace di intendere e di volere, inaffidabile, incompetente. Oppure va dimostrato il teorema che l'intervistato è vicino al pdmenoelle, governativo, ribelle alla linea sconclusionata di Grillo, assennato, bersaniano. In entrambi i casi, il conduttore si succhia come un ghiacciolo il movimentista a cinque stelle, vero o presunto (più spesso presunto), lo mastica come una gomma americana e poi lo sputa, soddisfatto del suo lavoro di sputtanamento. E' pagato per quello dai partiti". Oggi gli eletti usano toni molto più concilianti e scrivono:

C'è un paese da ricostruire e ci sono 163 parlamentari del Movimento 5 Stelle di tutta Italia che si stanno preparando a questa sfida. La maggior parte di loro si dovrà trasferire a Roma perché la Camera e il Senato si trovano lì e da pochi giorni hanno iniziato a riorganizzare le loro vite in tal senso.
Gli studenti devono trovare il modo di trasferirsi a Roma per essere presenti in Parlamento senza però mandare a monte i loro studi.
Le mamme e i papà stanno cercando di spartirsi i compiti con i loro compagni chiedendo anche la collaborazione di parenti e amici per occuparsi dei figli. In alcuni casi i figli sono talmente piccoli che non si possono separare dalle mamme che li allattano ancora e in questo caso il trasferimento a Roma è ancora più complicato perché il papà lavora invece in un'altra città.
E siccome i parlamentari del Movimento 5 Stelle non sono ricchi professionisti della politica e non vogliono buttare i soldi pubblici per trovare una casa con le agenzie immobiliari stanno chiedendo a tutti i conoscenti di aiutarli in queste ricerche. Ma per chi non ha amici a Roma l'aiuto è assicurato dai parlamentari del Lazio che stanno tentando di mettere insieme le richieste dei colleghi di fuori regione, per trovare delle soluzioni accettabili a prezzi ragionevoli e intanto mettono a disposizione il divano di casa e il pavimento del salotto per i casi di emergenza (è già successo!!).
Nel frattempo si cercano camioncini e macchine station wagon per fare i traslochi senza spendere troppo o se proprio non ci si riesce, ci si attrezza per affittare un furgone insieme a qualche collega della tua zona.

Ma la casa non è l'unico problema visto che ce ne è uno ancora più importante, trovare i collaboratori dei gruppi parlamentari di Camera e Senato che andranno materialmente a scrivere le leggi. E per questo stanno studiando un metodo trasparente per la raccolta e selezione dei curricula dei candidati collaboratori parlamentari. Come se non bastasse si studia, si studiano i regolamenti, il diritto pubblico, il diritto costituzionale e tutto quello che può essere importante da sapere per essere un buon legislatore e assicurare che quando si inizierà a fare sul serio con l'attività parlamentare saranno all'altezza delle sfide che dovranno affrontare.

Nulla che non si possa affrontare, ma di tempo non ne rimane molto visto che al più tardi il 15 marzo tutti e 163 dovranno essere nella Capitale per l'inizio dei lavori parlamentari.

Come dire, per fare le interviste di tempo ce ne sarà, ma per ora crediamo sia più giusto per il nostro paese che ci dedichiamo ad essere pronti a servirlo come tutti si aspettano dai parlamentari del Movimento 5 Stelle.

I Cittadini Portavoce Movimento 5 Stelle alla Camera e Senato

Il tono della "lettera" lancia due spunti di riflessione: la prima è che gli eletti del Movimento 5 Stelle ovviamente non sono gli unici a provare qualche disagio dalla nuova vita che si apprestano a iniziare. Quelli elencati sono problemi comuni a tutti gli eletti, di qualsiasi partito politico e alla prima esperienza nelle aule parlamentari – immaginiamo il diagio di Barozzino, operaio della Fiat di Melfi eletto nelle fila di SEL – tutti hanno una famiglia, un lavoro, dei figli piccoli e ci saranno persone alle prime armi in ogni schieramento. Il Movimento di Beppe Grillo non è l'unica "vittima" dei disagi, né i suoi eletti saranno gli unici "cittadini comuni" del prossimo Parlamento. Chi si candisa  sa che,  se eletto, deve cambiare vita. In secondo lo stipendio mensile oscillerà tra gli 11 e i 13mila euro (come spiegato in questo articolo), al netto dei tagli autoimposti dal Movimento: la retribuzione comprende anche la diaria mensile, che i deputati e senatori tratterranno e che ammonta a 3.503 euro, sufficienti per trovare un appartamento a Roma (anche senza agenzie immobiliari di mezzo). Una lettera – mossa di comunicazione politica – che serve a ribadire l'esclusiva dell'estraneità degli eletti alle abitudini della vituperata casta.

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