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È di nuovo Grillo vs De Benedetti

Il capo politico del Movimento 5 Stelle rilancia la mobilitazione #IoNonLeggoRepubblica e attacca nuovamente l’ingegner De Benedetti.
A cura di Redazione
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È di nuovo Beppe Grillo vs Carlo De Benedetti, con il replay del “duello” andato in scena qualche settimana fa. Tutto nasce da una serie di articoli pubblicati da giornali del Gruppo Espresso nei quali si ipotizza che la quota principale dei soldi per il progetto “microcredito” (di cui ci ha parlato Carla Ruocco in una intervista esclusiva) sia a carico del ministero per lo Sviluppo Economico e non dei parlamentari grillini (che, lo ricordiamo, hanno fatto confluire nel Fondo per il Microcredito i rimborsi non spesi e una quota del loro stipendio).

Una ricostruzione smentita con forza proprio da Beppe Grillo, che ha pubblicato sul suo blog un lungo post dal titolo inequivocabile: “#IoNonLeggoRepubblica di De Benedetti perché racconta balle”. Scrive Grillo:

Nel testo (dell’articolo pubblicato da La Nuova Sardegna e ripreso da altri quotidiani locali, ndr) si legge altresì che: “in realtà è i soldi e l’iniziativa sono del ministero per lo sviluppo economico” […] Il predetto titolo ed il suo contenuto sono evidentemente contrastanti con la verità dei fatti, ingannevole per i lettori e gravemente lesivo dei diritti (reputazione, decoro, immagine, credibilità, ecc.) del MoVimento 5 Stelle.

Osserviamo, infatti, come il Fondo per le PMI, giacente presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, è stato integrato ed incrementato di circa 10 Milioni di euro grazie al versamento di parte degli stipendi e delle indennità ricevute da parte dei Parlamentari del M5S. Il denaro restituito dai Parlamentari, dunque, è personale. Già entrato nella titolarità, nella disponibilità giuridica e nel patrimonio di ogni singolo Parlamentare e restituito spontaneamente. Quanto precede è stato addirittura confermato anche dallo stesso Ministero per lo Sviluppo economico come si evince dal comunicato ufficiale che invitiamo a pubblicare anche quale rettifica richiesta.

Affermare, pertanto, che i soldi sono del Ministero, espressione che induce anche a ritenere che sono “solo” del Ministero, non è una affermazione vera e, in ogni caso,non rappresenta fedelmente la verità dei fatti, considerato che omette di informare i lettori circa la costituzione reale e l'origine del fondo

Questa mattina invece, è uscita una inchiesta dell’Espresso sulle spese dei gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle: nella ricostruzione di Paolo Fantauzzi, i grillini avrebbero infatti “speso 160 mila euro per gli appartamenti dello staff comunicazione, 40 mila dei quali per il solo alloggio di Rocco Casalino, l’ex del Grande Fratello”. Le spese per i dipendenti della comunicazione (oltre agli affitti anche le utenze domestiche e le spese di agenzia), definiti “la cinghia di trasmissione tra lo staff della Casaleggio associati a Milano e il gruppo parlamentare di Palazzo Madama”, sarebbero a carico del gruppo parlamentare del Senato (che prende 2,5 milioni di euro l’anno), in violazione dell’articolo 16 del Regolamento che obbliga ad usare i fondi “esclusivamente agli scopi istituzionali riferiti all'attività parlamentare e alle attività politiche ad essa connesse”. Per ora, nessuna risposta dai senatori del Movimento 5 Stelle.

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