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E’ a Napoli il primo progetto che parla di omofobia ai giovani

Si chiama BFree e ha coinvolto 30 ragazzi di Forcella, quartiere tra i più belli e complicati della città, in un esperimento molto particolare, insegnando il rispetto e la valorizzazione delle differenze. Il progetto è stato finanziato dal Comune di Napoli, assessorato ai Giovani, e si concluderà il 28 giugno a Scampia con il Festival “Il clan degli Artisti”
A cura di Gaia Bozza
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E' il primo esperimento in Italia e si chiama BFree. Accade a Napoli, in un quartiere popolare. E' pensato per i più giovani, ragazzi ma soprattutto ragazzini appena adolescenti. E allora, quale momento migliore per educare al rispetto degli altri e a valorizzare le differenze? BFree è nato grazie a una sinergia tra le associazioni I-Ken, la cooperativa Fly Up e la scuola  napoletana Adelaide Ristori. L'assessorato ai Giovani del Comune di Napoli ha promosso questa sfida e ha finanziato il progetto.

Un'esperienza particolare che ha coinvolto 30 ragazzi della città,  che hanno imparato insieme a contrastare il bullismo omofobico e la transfobia. E, come testimoniano queste immagini, a fine esperienza hanno tanto da insegnare a molti altri cittadini. L'esperienza/esperimento si concluderà il 28 giugno a Scampia, con un festival, "Il clan degli artisti", durante il quale tutti i progetti per i ragazzi, finanziati dal Comune di Napoli, assessorato ai Giovani guidato da Alessandra Clemente, presenteranno i loro lavori.

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