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Duemila euro dal terzo figlio in poi: il ‘bonus bebè’ di una Parrocchia toscana

Tutti i residenti a Staggia Senese, paesino toscano della Val D’Elsa, potranno chiedere uno speciale bonus bebè, erogato dalla Parrocchia, a partire dal terzo figlio in poi. ”Un aiuto concreto in questo momento di crisi ai genitori’ ha spiegato il parroco.
A cura di Redazione
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 on August 12, 2011 in a city in the east German state of Brandenburg, Germany.
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Un bonus bebè che non ha nulla a che fare con il Welfare e con lo Stato, ma un'iniziativa presa dalla Parocchia di Staggia Senese (una frazione del Comune di Poggibonsi, nella Val D'Elsa) che ha voluto dare così il suo contributo ai duemila abitanti del Paese e cercare di offrire il proprio contributo alla natalità, benché, scrivono sul proprio sito la situazione non sia rose e fiori e i soldi contati. Ma la missione era più forte della crisi economica che colpisce anche loro e così  il Consiglio per gli Affari Economici ha deciso comunque di elargire questo bonus di duemila euro, che per ora andrà solamente alle famiglie con cittadinanza italiana, residente nel comune e a partire dal terzo figlio in poi:

La parrocchia di Staggia ha deciso di aiutare le famiglie numerose con un contributo straordinario! Alle coppie di cittadinanza italiana, regolarmente sposate in chiesa e residenti a Staggia, dal terzo figlio (in poi), sarà dato il giorno del battesimo un assegno da € 2.000.

Lo scrive la stessa Parrocchia sul proprio sito alla voce ‘Bonus Bebè per i residenti a Staggia', dove c'è scritta anche la motivazione di questa scelta

Come sapete, la nostra parrocchia non ha risorse se non le offerte che liberamente le donano i fedeli. Il bilancio della parrocchia non è rose e fiori, ma ciononostante il Consiglio per gli Affari Economici ha deciso all'unanimità di stanziare una somma destinata appunto a dare un aiuto alle famiglie numerose (fino esaurimento fondi stanziati in bilancio).

Un bonus ulteriore che si somma a quello statale di 80 euro al mese per 3 anni erogato dall'Inps che sarà dato per ogni figlio nato o adottato dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2017; ‘un aiuto concreto in questo momento di crisi ai genitori che con coraggio accettano il dono di un figlio' come ha detto il Parroco don Stefano Bimbi il quale, in un'intervista a QN La Nazione, ha anche spiegato che vorrebbe che in futuro questo aiuto possa essere esteso:

Se le possibilità ce lo consentiranno – spiega ancora don Stefano – in futuro estenderemo il contributo anche alle famiglie straniere. Me lo auguro vivamente. Al momento siamo partiti dagli italiani, non possiamo fare di più.

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