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Due cadaveri trovati carbonizzati nel casolare: “E’ di proprietà di Luciano Spalletti”

La proprietà del casolare andato a fuoco nella notte tra venerdì e sabato ad Empoli sarebbe riconducibile all’allenatore della Roma. I due corpi non sono stati ancora identificati.
A cura di B. C.
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Non sono ancora stati identificati i due cadaveri trovati completamente carbonizzati dai vigili del fuoco e dai carabinieri all'interno del casolare abbandonato andato a fuoco a Empoli. La struttura, che è sotto sequestro, fa parte di una proprietà privata che sarebbe riconducibile all'allenatore della Roma Luciano Spalletti. Sarà comunque l'autopsia, disposta dal pm Benedetta Foti, a sciogliere i nodi sulle identità delle vittime, quasi certamente due senzatetto, oltre a fornire indicazioni sulla causa esatta della loro morte: tra le ipotesi si conferma quella di un braciere acceso per riscaldarsi. Al momento comunque non ci sono indagati in merito alla vicenda. Il casolare non ha neppure l’impianto elettrico e i due potrebbero aver illuminato con candele la stanza da loro scelta come rifugio di fortuna. Sembra che gli ingressi della struttura, finestre e porte, fossero stati sigillati per renderla non accessibile agli estranei.

L'allarme nella zona era scattato nella notte tra venerdì e sabato scorso, quando alcuni automobilisti di passaggio avevano notato uscire del fumo da una finestra del rudere abbandonato. Erano stati i pompieri, dopo aver spento le fiamme, a trovare i cadaveri carbonizzati al primo piano dell'edificio, dove i due clochard avevano ricavato una sorta di alloggio di fortuna in una stanza del casolare, che si trova alla periferia ovest di Empoli a breve distanza da uno svincolo della superstrada Firenze-Pisa-Livorno. I corpi sono ora all'istituto di medicina legale di Firenze dalla Misericordia di Empoli e sono a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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