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Drogava ragazzi minorenni per abusarne, arrestato pastore evangelico

Il 38enne arrestato nel Catanese e condotto in carcere dopo essere stato rimosso dal suo ruolo pastorale. Gli inquirenti indagano su altri casi avvenuti in passato.
A cura di Antonio Palma
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Avrebbe abusato sessualmente di un ragazzino minorenne dopo averlo narcotizzato approfittando del suo ruolo di ministro del culto nella Chiesa Cristiana Evangelica. Queste le pesanti accuse nei confronti di un 38enne  pastore evangelico del movimento “Nuova Pentecoste” di Belpasso, nella città metropolitana di Catania, arrestato nelle scorse ore dai carabinieri di Paternò e condotto nel carcere di piazza Lanza. Secondo gli inquirenti, però, l'episodio, avvenuto la scorsa estate, sarebbe solo l’ultima di una serie di violenze ai danni di minori di cui si sarebbe macchiato l'ormai ex pastore.

Dopo la notizia delle accuse nei suoi confronti, infatti, il movimento nazionale “Nuova Pentecoste” ha adottato nei suoi riguardi misure disciplinari drastiche, rimuovendolo in via definitiva da qualsiasi incarico pastorale per “comportamenti incompatibili alle regole di condotta ministeriale e ai principi di vita morale cristiana”. Per il 38enne il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta dalla locale Procura della Repubblica, ha firmato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di violenza sessuale con le aggravanti di aver agito abusando della qualità di ministro di culto nonché con l’uso di sostanze narcotiche o stupefacenti per vincere la resistenza della vittima.

Il principale episodio contestato al 38enne risale all’agosto 2016 e sarebbe avvenuto nei pressi del campo sportivo di Belpasso durante un “turno di guardia” alle tende predisposte dal movimento religioso  per pubblicizzare l’attività evangelica. Il pastore avrebbe narcotizzato un ragazzino con una bevanda in cui aveva versato della sostanza e avrebbe abusato sessualmente di lui. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, inoltre, per invogliare la vittima a compiere atti sessuali il pastore avrebbe visto insieme a lui alcuni filmati pornografici con un computer portatile.

Dopo accertamenti investigativi e alcune perquisizioni, per il pastore è scattato l'arresto anche con l'accusa di  possesso di segni distintivi contraffatti in quanto nella sua abitazione i carabinieri hanno trovato due palette con la scritta “Ministero della difesa”, simili a quelle usate dalle forze dell'ordine. Ulteriori indagini sono ora in corso da parte degli inquirenti per altre violenze con modalità analoghe che si sarebbero verificate anche nel 2015.

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