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Droga, cresce il consumo di cannabis fra i giovanissimi

Il capo dipartimento Politiche Antidroga, Serpelloni: “Le piante di marijuana in commercio oggi sono geneticamente modificate e fanno più male”
A cura di Redazione
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Nel 2012, tra droghe sintetiche e naturali, in Italia si è avuto un incremento dei sequestro del 26% in più rispetto all’anno precedente. Gli ultimi dati della Direzione centrale per i servizi antidroga del Viminale descrivono un fenomeno in crescita.

Il consumo di cannabis cresce tra gli adolescenti italiani fra i 15 e i 19 anni, ma in generale cala tra la popolazione. La tendenza emerge dai dati preliminari del rapporto 2013 sullo stato delle tossicodipendenze in Italia curato dal Dipartimento delle politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri. I dati, anticipati al congresso nazionale della Societa' italiana di Pediatria, segnalano nel 2012 una crescita del consumo del 2%.
Il capo dipartimento Politiche Antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri, Giovanni Serpelloni spiega: "Gli adolescenti hanno diminuito la percezione del rischio di pericolosità della cannabis, e di conseguenza aumenta l'uso. Invece, attualmente, è molto più nociva rispetto al passato".

Ciò perché "le piante geneticamente modificate hanno raggiunto una concentrazione di principio attivo, Thc, pari al 46%". Secondo Serpelloni "l'uso di cannabis può compromettere la normale maturazione cerebrale ed i rischi sono molteplici: sindromi demotivazionali, psicosi, effetti sul coordinamento psicomotorio con probabilita' maggiori di incidenti stradali".

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