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Dormire fra le opere d’arte? È possibile, nell’hotel che è anche un museo

L’Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro è molto di più di un semplice albergo: è un vero e proprio museo d’arte contemporanea. Con 63 stanze e oltre 75 artisti che hanno lavorato alla sua realizzazione, da Enzo Cucchi a Mimmo Paladino.
A cura di Federica D'Alfonso
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La stanza 314: "Via col Vento", realizzata da Martina Chlubnova
La stanza 314: "Via col Vento", realizzata da Martina Chlubnova

Dormire fra le opere d'arte è possibile, e non è necessario intrufolarsi di nascosto in un museo. A Pesaro, sul bel lungomare, c'è l'Alexander Museum Palace Hotel: come suggerisce il nome, un albergo che è anche un vero e proprio museo d'arte contemporanea. Nove piani, 63 stanze e oltre 100 artisti che hanno reso unico ed inimitabile ogni angolo della struttura. Un progetto affascinante che ha riunito in un solo luogo stili e correnti diverse come la transavanguardia, il naive e i graffiti, e che accoglie centinaia di ospiti. Ospiti illustri, come Daniel Libeskind che, dopo averlo visitato, ha affermato: "È il più bel albergo che io abbia mai visto, perché l’arte conta più del lusso".

L'Alexander Museum Palace Hotel nasce da un'idea del conte Alessandro Nani Marcucci Pinoli di Valfesina che, oltre ad essere un imprenditore, è anche collezionista e artista. Lui stesso ha esposto al Louvre, e ha partecipato a due edizioni della Biennale di Venezia, alla Biennale di Firenze e ha esposto al Palazzo delle Esposizioni di Roma in occasione di una mostra dedicata a De Chirico. È così che Nani Marcucci ha deciso di trasformare un luogo in genere molto lontano dal mondo dell'arte, in un vero e proprio museo.

Nove piani d'arte

Stanza 110: "Sulle ali del sogno", realizzata da Mauro Brattini
Stanza 110: "Sulle ali del sogno", realizzata da Mauro Brattini

Con 63 stanze, tutte diverse fra loro e caratterizzate da creazioni esclusive di ben 75 scultori, artisti e pittori provenienti da ogni parte d'Europa, questo albergo è qualcosa di più anche di un museo: le porte, le pareti, i letti e i bagni delle stanze non sono oggetti di uso comune come accade in un normale albergo, ma si sono trasformati in piccole opere d'arte uniche nel loro genere. In totale, sono circa 1300 le creazioni custodite dall'Alexander, fruibili agli ospiti senza cornici e piedistalli, ma a portata di mano.

La costruzione è durata quattro anni, dal 2004 al 2008: oltre alle camere, tutti gli angoli dell'albergo sono disseminati di opere d'arte. I corridoi, le sale e la piscina sono opera di 25 artisti diversi, fra cui spiccano i nomi di Giò Pomodoro, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Sandro Chia, Simon Benetton, Primo Formenti, Nanni Valentini, Gino Marotta, Davide dall'Osso e Floriano Ippoliti. Tutte opere su misura, pensate e realizzate appositamente per l'Alexander: per reclutare gli artisti più adatti venne messa un’inserzione su una rivista specializzata alla quale risposero in 266, ridotti dapprima ad 80, attraverso l’analisi dei loro cataloghi, e quindi a 50 con lo studio di alcuni loro progetti: a ognuno di loro fu affidata una camera, mentre per le 13 rimanenti la scelta venne demandata a due dei più grandi critici italiani, Philippe Daverio e Achille Bonito Oliva.

Stanza 420: "La camera a Spray", di Mattia Marangoni
Stanza 420: "La camera a Spray", di Mattia Marangoni

Dal naive ai graffiti, sono stati utilizzati i materiali più diversi, dal ferro, al plexiglass, alla resina, e le tecniche più disparate, dal dripping, alla semplice matita, al découpage. È la transavanguardia che però regna sovrana: a partire dalla stele alta 16 metri che Enzo Cucchi ha realizzato per la facciata, dove è raccontata artisticamente la storia di Pesaro e che fa entrare i visitatori fin dal primo sguardo in un luogo fuori dal comune.

Ma, oltre ad essere un gioiello preziosissimo d'arte, l'albergo è anche un quattro stelle unico nel panorama turistico italiano ed europeo, che ha rivoluzionato il concetto di "accoglienza": inserito fra i 10 hotel più belli ed innovativi d'Europa, all'EXPO 2015 il ristorante "Allegro ma non troppo" situato all'interno della struttura ha ricevuto un'importante riconoscimento per essere un'eccellenza nel campo culinario e per il rapporto qualità prezzo. Da anni l'Alexander ospita incontri, conferenze e performance legate all’arte, e in passato ha ospitato personaggi come Dario Fo e Luis Sepulveda.

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