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Dopo un mese di degenza, Silvio Berlusconi è stato dimesso dal San Raffaele

L’ex cavaliere è stato ufficialmente dimesso dal San Raffaele e ha rilasciato alcune dichiarazioni e fatto qualche battuta sulla cessione del Milan ai cinesi. Il suo medico personale ha ricordato la necessità di riposo e tranquillità affinché Berlusconi possa recuperare pienamente le forze.
A cura di Charlotte Matteini
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UPDATE 11.15 Silvio Berlusconi è stato ufficialmente dimesso dal San Raffaele di Milano e ha rilasciato alcune brevi dichiarazioni ai cronisti presenti: "È stata una prova molto molto dolorosa. Ora sto un po' meglio", ha raccontato Silvio all'uscita dall'Ospedale in cui è rimasto ricoverato per quasi un mese, a seguito dell'operazione a cuore aperto subita il 14 giugno scorso. "Mi sento un po' meglio, mi aspettano due mesi di riabilitazione e poi potrò di nuovo essere utile all'Italia e agli italiani", ha proseguito.

"In Italia c'è una preoccupante carenza di leader", ha risposto Berlusconi a un cronista che chiedeva informazioni sul futuro di Forza Italia. "Si sente ancora un leader?", a domanda Silvio Berlusconi ha risposto: "Spero di essere ancora utile agli italiani. Uno sente se poter dare ancora un contributo al proprio Paese. Io spero non ce ne sia bisogno, se ce ne fosse spero di averne la forza".

L'ex presidente del Consiglio ha inoltre fatto un paio di battute relative alla cessione del Milan: "Il Milan ha ormai questo percorso verso la Cina", ha dichiarato, proseguendo: "Ho rinunciato a qualsiasi pretesa di prezzo ma ho preteso che ci sia l'impegno per i nuovi acquirenti di versare nel Milan almeno 400 milioni di euro nei prossimi anni", ha concluso.

Ieri sera, durante l'evento dedicato alla presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset, il figlio Pier Silvio ha aperto la serata dichiarando che il decorso post-operatorio del padre sarà lungo, ma sono certi che porterà a una risoluzione del problema e si è detto certo che l'ex cavaliere saprà uscire vincitore anche da questa impresa.

Un ricovero lungo quasi un mese, ma oggi Silvio Berlusconi lascerà la sua suite all'ospedale San Raffaele per tornare a casa sua. Ricoverato sin dal giorno successivo al primo turno delle elezioni amministrative per una delicata operazione di sostituzione della valvola aortica, Berlusconi, nonostante le sue condizioni non destassero preoccupazione, è rimasto in ospedale altre tre settimane circa, comunque un tempo inferiore rispetto a quello normalmente contemplato per pazienti affetti da cardiopatie così severe. L'ex Cavaliere, infatti, ha scelto il San Raffaele anche per effettuare la terapia riabilitativa prevista nel caso di operazioni così complesse, terminata ieri.

Per oggi, quindi, sono previste le dimissioni e la possibilità per l'ex presidente del Consiglio di tornare a occuparsi di politica e di Forza Italia, questa volta però coadiuvato da una direzione operativa composta da alcuni fedelissimi – l'avvocato Ghedini, Gianni Letta e Fedele Confalonieri – e la figlia Marina. In sostituzione della dimissionaria Maria Rosaria Rossi, alla tesoreria del partito arriverà Alfredo Messina, mentre a capo della segreteria del leader di Forza Italia ci sarà Valentino Valentini.

Primo obiettivo del nuovo corso di Forza Italia sarà quello di ricompattare il partito, soprattutto alla luce delle spaccature createsi all'indomani delle elezioni politiche che hanno visto il partito soccombere, a causa soprattutto delle mancanza di una vera e propria linea politica comune. L'ipotesi di un sostegno al Governo Renzi, avanzata dal fedelissimo Confalonieri, avrebbe scatenato un vero e proprio putiferio all'interno del partito, tanto che Berlusconi sarebbe intervenuto a calmare le acque ribadendo la sua ferma intenzione di andare avanti con l'impostazione della campagna referendaria a sostegno del "no" al referendum costituzionale. In una lettera inviata a tutti i coordinatori di Forza Italia, infatti, Berlusconi ha chiesto il "massimo impegno per la costituzione sul territorio dei comitati per il No".

Nonostante la rapida ripresa delle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, il suo medico curante, il professor Alberto Zangrillo, raccomanda riposo e tranquillità perché la priorità per l'ex cavaliere dev'essere il recupero della piena forma fisica, solo in seguito potrà tornare a occuparsi di politica a tempo pieno.

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