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Dopo il no dell’Alde, il M5s torna indietro. E Farage detta le condizioni per il rientro

“Fallito l’accordo con il gruppo ALDE, abbiamo rispettato la volontà espressa dalla rete applicando la seconda scelta più votata dai certificati: rimanere nel gruppo Efdd”, si legge in un post sul blog del M5s. Farage avrebbe posto tre condizioni al Movimento 5 stelle per il rientro nell’EFDD.
A cura di Claudia Torrisi
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Dopo la porta chiusa in Europa ieri dall'Alde, il Movimento 5 stelle torna sui suoi passi e annuncia con un post sul blog ufficiale il rientro nell'Efdd: "Fallito l'accordo con il gruppo ALDE, abbiamo rispettato la volontà espressa dalla rete applicando la seconda scelta più votata dai certificati: rimanere nel gruppo Efdd", si legge. "Nel primo pomeriggio io e Davide Casaleggio abbiamo avuto una Skype call con Nigel Farage, ex leader della delegazione inglese Ukip e presidente del gruppo Efdd. Abbiamo rinnovato l’accordo, rinunciando alla carica della co-presidenza che fino ad oggi è stata occupata da David Borrelli".

Smentiamo le false informazioni che circolano da ieri: le carte fatte circolare non ci appartengono, non abbiamo firmato nessun contratto, si tratta di un elenco di punti comuni e di contrasto. Dopo i risultati della votazione è scoppiato il caso mediatico. Un intero sistema ha tremato. Verhostadt, che oggi si propone come negoziatore per la Brexit dovrebbe solo vergognarsi, perché da meschino si è piegato alle pressioni dell’establishment. "In Europa per l'Italia" era il nostro slogan per le elezioni del 2014, il nostro programma non cambia di una virgola e non sarebbe cambiato con l'ingresso in un altro gruppo. Dispiace per quei pochi portavoce, che probabilmente non sanno come funziona il Parlamento Europeo, che hanno parlato di "cercare di entrare nell'establishment". David Borrelli, che ringrazio, ha portato avanti una trattativa per cercare di rendere più efficace la realizzazione del nostro programma, che continueremo a portare avanti in EFDD. Di seguito trovate un compendio delle battaglie che abbiamo combattuto continueremo a combattere in Europa, per l'Italia

"Sono contento che ogni differenza tra il movimento di Beppe Grillo e me si sia risolto in maniera amichevole", ha dichiarato in una nota Farage, che, secondo alcune fonti, avrebbe dettato tre condizioni (indicate come "cambi amministrativi") al Movimento 5 stelle. Le richieste riguardano la conferma dell'intenzione di proporre un referendum sull'euro, ma soprattutto l'esclusione di David Borrelli dal ruolo di copresidente del gruppo, nonché il non rinnovo a febbraio del contratto per il funzionario M5S che ha partecipato alla trattativa per entrare nell'Alde. Altra testa a saltare sarebbe quella di Fabio Massimo Castaldo, da due anni e mezzo candidato alla Vicepresidenza del Parlamento Ue e che oggi durante la riunione ha annunciato che non si ripresenterà per carica.

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