Donna sfigurata dopo aver tinto i capelli in casa: “Potevo morire”
"Ero un mostro, sembravo Frankenstein". Dinya Rasool, 18enne gallese, ricorda così quei drammatici momenti in cui è rimasta accecata a causa della reazione allergica a una tinta per capelli. “Ho rischiato di morire” ha detto la ragazza al Mirror. Dinya sarebbe rimasta vittima di due reazioni allergiche. Nella prima, la ragazza è stata portata in ospedale, dove le è stata somministrata una flebo di morfina e antistaminici. "Il gonfiore era tale – racconta – che non riuscivo neanche a parlare". Ci è voluto quasi un mese per far tornare il suo volto alle dimensioni normali. Per tre anni la ragazza non ha fatto tinture. Poi ci ha voluto riprovare. Le erano stati consigliati dei test allergici, ma lei non li ha sostenuti. Credendo che fosse l'ammoniaca il problema, ha fatto una tinta senza l'agente. Ma la reazione è stata ancora peggiore della prima. Entrambi gli occhi si sono chiusi e dal cuoio capelluto è iniziato a fuoriuscire pus. Le ghiandole erano pericolosamente gonfie e il respiro affannoso. E’ stata così ricoverata in ospedale. Secondo i medici, se non fosse stata curata in tempo, avrebbe avuto guai davvero seri. "Quando ho visto il mio volto mostruoso allo specchio sono scoppiata in lacrime. Giuro – conclude – che non farò più una tinta". Alla fine gli esami allergologici hanno evidenziato che è insofferente alla para-fenilendiammina, un agente presente in molte tinte per capelli a casa e vietato in diversi paesi europei.
Un portavoce di Clairol – la tinta utilizzata dalla ragazza nella seconda occasione – ha detto: "Le reazioni allergiche sono molto rare e i coloranti per capelli sono ampiamente studiati per garantire sicurezza. Nel foglietto delle istruzioni consigliamo sempre di fare una prova allergica, almeno 48 ore prima che il colorante venga utilizzato. Ogni anno milioni di donne utilizzano in modo sicuro e con successo la tinta in casa."