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Domenica di sangue a Damasco: attentatore si fa esplodere: 21 morti

Altre due vetture sono state bloccate e fatte saltare dalle forze di sicurezza. Tra le vittime della prima esplosione sia “civili che soldati”.
A cura di Biagio Chiariello
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Damasco si è svegliata tra le bombe. Almeno tre sono esplose nel centro della capitale della Siria provocando vittime. Lo riferisce la tv di stato siriana che parla di 21 morti e decine di feriti.

Un kamikaze si è fatto saltare dentro un’auto vicino a Tahreer Square, dopo essere riuscito ad eludere la sorveglianza della zona ed essere stato circondato dalle forze di sicurezza; un’altra esplosione è stata registrata sulla strada dell’aeroporto. Altre due autobomba sono esplose dopo che le forze di Sicurezza hanno inseguito gli attentatori “all'ingresso di Damasco su una strada che conduce all'aeroporto" ha spiegato la tv siriana assicurano che le forze di sicurezza hanno impedito ai "terroristi di raggiungere i loro obiettivi", ritenuti essere le zone più attive di Damasco nel primo giorno di ritorno al lavoro dopo la festività del Eid al-Fitr.

Gli attacchi non sono stati rivendicati ma viste le modalità possono essere attribuito a un gruppo islamista, forse legato ad Al-Qaeda perché la presenza dello Stato Islamico nella provincia di Damasco è quasi pari a zero. "I bombardamenti terroristici hanno ucciso e ferito diversi civili e causato danni fisici all'area", ha ammesso un funzionario della polizia all'agenzia di stato SANA. Un residente locale ha detto ad AFP di aver sentito "sparare quando erano circa le 06:00 (le 7 in Italia), poi un'esplosione ha distrutto i vetri delle case nel quartiere".

Più di 300.000 persone hanno perso la vita nella guerra siriana, che ha avuto inizio con le proteste anti-governative nel 2011. Secondo le Nazioni Unite, dopo il conflitto circa 5,5 milioni di persone hanno lasciato il paese e altre 6,3 milioni sono rimaste senza una casa.
Damasco è rimasta per lo più sotto il controllo del presidente Bashar al-Assad e ha evitato gran parte dei combattimenti.
Tuttavia, nella capitale non sono mancati gli attacchi kamikaze.

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