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Dodici bambini uccisi dai morsi dei pipistrelli vampiri in Perù

Il governo del Paese sudamericano ha dichiarato lo stato di emergenza in alcuni villaggi remoti abitati dalla popolazione indigena dopo la mote di 12 bimbi infettati dalla rabbia.
A cura di A. P.
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È emergenza sanitaria in Perù dove in pochi mesi dodici bambini tra gli 8 e i 15 anni sono morti a causa dei morsi di pipistrelli vampiri. I piccoli infatti sono stati infettati dalla rabbia che probabilmente i pipistrelli hanno contratto da altri animali da cui hanno succhiato il sangue. I pipistrelli vampiri infatti, oltre a nutrirsi di insetti, succhiano anche sangue dagli animali selvatici o dal bestiame ma non è raro l'attacco agli uomini soprattutto in caso di scarsità di cibo. Come spiega il Guardian, l'area interessata si trova nella regione di Loreto, al confine con l’Ecuador, in un zona molto impervia dove le autorità sanitarie peruviane hanno dichiarato lo stato di emergenza.

I piccoli infettati e deceduti tra settembre e febbraio infatti provengono tutti da remoti villaggi di indios all'interno della foresta peruviana, raggiungibili solo per via fluviale o in elicottero. "Le vittime sono state morse da pipistrelli vampiri, animali che si nutrono di sangue" ha spiegato il direttore sanitario della zona, Hermann Silva, aggiungendo: "Non siamo stati avvertiti subito dell’emergenza perché la popolazione indigena pensava che quelle morti fossero dovute a stregoneria". Dopo l'allarme il governo del Paese sudamericano ha inviato nella zona una squadra di medici e veterinari con 20mila vaccini contro la rabbia per immunizzare la popolazione locale.

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