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Divieto di respingimento e assistenza garantita: una legge per i diritti dei bimbi migranti

Il disegno di legge dedicato ai minori non accompagnati, che contiene norme per il rafforzamento dei diritti e delle tutele per i bimbi migranti, approderà alla Camera dei Deputati domani e, probabilmente, andrà in votazione già giovedì 30 marzo per l’approvazione definitiva.
A cura di Charlotte Matteini
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Dopo l'approvazione intervenuta in Senato lo scorso primo marzo con 170 voti a favore, il disegno di legge dedicato ai minori stranieri non accompagnati ora torna alla Camera, in terza lettura, per l'approvazione definitiva, che dovrebbe essere fissata per giovedì 30 marzo. I problemi che hanno portato il ddl al continuo rimpallo tra le due Camere sono di natura prettamente finanziaria: sostanzialmente ci sarebbe da sciogliere il nodo dei finanziamenti statali necessari a garantire il rispetto di tutte le disposizioni contenute nel testo di legge a tutela dei minori non accompagnati. Secondo i dati del ministero dell'Interno, i minori approdati da soli in Italia nel 2016 sono circa 25mila e la mancanza di una normativa ad hoc che permetta alle strutture di prima accoglienza di dar loro adeguata ospitalità ha di fatto lasciato questi bambini e ragazzini in uno stato di abbandono, tanto che circa 6mila di loro risultano al momento irreperibili, come scomparsi nel nulla, e si teme possano divenire prede della criminalità organizzata, costretti a vivere nell'illegalità e sfruttati da organizzazioni senza scrupoli.

Il testo di legge che attende l'approvazione definitiva da parte della Camera è ritenuto fondamentale e necessario da varie associazioni umanitarie come Save the Children e Amnesty international perché prevede numerose norme atte a rafforzare i diritti e le tutele dei minori accompagnati, ad esempio il divieto assoluto di respingimento alla frontiera oppure l'obbligatoria presenza di un vero e proprio tutore che si prenda cura del bambino, garantendo una reale assistenza sanitaria e scolastica, e la regolamentazione delle procedure di affidamento familiare. I minori dovranno essere accolti da strutture governative dedicate, dove non potranno essere trattenuti più di 30 giorni, e verranno identificati entro 10 giorni da personale qualificato alla presenza del tutore nominato, procedura attraverso la quale si procederà anche all'accertamento della reale età del minore, propedeutica al rilascio del permesso di soggiorno per minore età.

 “Abbiamo duplice obiettivo di rafforzare le garanzie per i minori nel rispetto delle convenzioni internazionali e assicurare maggiore omogeneità nell’applicazione delle disposizioni in tutto il territorio nazionale”, spiegò la deputata pd e prima firmataria della proposta di legge Sandra Zampa, che preme per l'approvazione celere del ddl in quanto legge necessaria a proteggere delle persone che vivono in una condizione di estrema vulnerabilità.

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