1.605 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Diventa geologo il bimbo scampato nel 2002 al terremoto di San Giuliano di Puglia

“Voglio rendermi utile alla comunità in cui sono nato e cresciuto. I miei amici sono morti per colpa degli uomini, vivo con il chiodo fisso del rispetto delle leggi”. La storia di Dino Direnzo, 22 anni, sopravvissuto ad una tragedia che si poteva evitare.
A cura di B. C.
1.605 CONDIVISIONI
Immagine

"Ho dato tre anni della mia vita per studiare la Geologia, conoscere i rischi, capire come funziona la terra: riuscire a prevenire catastrofi legate al comportamento dell'uomo è fondamentale".  Dino Di Renzo in primavera conseguirà la laurea Triennale. Un riconoscimento sicuramente speciale per lui che 12 anni fa frequentava la quinta elementare della scuola a San Giugliano di Puglia, l’istituto che in seguito al terremoto del 31 ottobre del 2002 crollo provocando la morte 27 bambini e una maestra. Dino riuscì a salvarsi, ma rimase oltre sei ore sotto le macerie. Quel giorno il ragazzo che oggi ha 12 anni perse quattro compagni di classe e da allora vive, come dice lui, “con il chiodo fisso del rispetto delle leggi della natura e con la voglia di rendermi utile alla comunità in cui sono nato e cresciuto”. Eh sì perché la scuola di San Giuliano non crollò esattamente per un terremoto, in realtà anche un’abbondante nevicata avrebbe potuto provocare quella tragedia. Dino ha raccontato  la sua esperienza ai ragazzi durante il convegno dei geologi, che hanno assegnato proprio al suo paese il premio Avus, quello che l’Associazione delle vittime universitarie del sisma dell’Aquila (6 aprile 2009) ha voluto istituire non solo per onorare la memoria di vittime innocenti, ma soprattutto per far sì che in Italia non avvengano più delle simili stragi.


Dino al convegno è andato per ricordare una cosa semplice ma importantissima: “Dopo la strage di San Giuliano, tutti promisero che il primo obiettivo del nostro Paese sarebbe stato quello di mettere in sicurezza gli edifici scolastici. Ebbene, chiunque può facilmente rendersi conto che quella promessa non è stata mantenuta. Oggi, in Molise, in Italia, le scuole non sono luoghi sicuri per chi le frequenta”. “ Tutti devono conoscere – dice Dino – sapere e tutti hanno diritto ad essere informati. Allo stesso tempo dobbiamo far comprendere l’importanza di tutelare e valorizzare anche il grande patrimonio geologico italiano. In Italia abbiamo il mondo. Purtroppo temo che dopo gli studi sarò costretto ad andare all’estero. Ma sono italiano e vorrei rimanere in Italia. Vorrei che ci dessero finalmente la possibilità di fare i geologi in patria, difendere il territorio, i cittadini. Abbiamo grandi ricercatori che purtroppo anche nel campo della geologia sono costretti a lavorare all’estero. Ho dato anni della mia vita per studiare Geologia ed ho studiato per dare agli altri la possibilità di conoscere”.

1.605 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views