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Disoccupazione giovanile: nuovo record, il massimo dagli anni ’70

Secondo i dati Istat a giugno cala la disoccupazione, ma è record per quella giovanile che si attesta al 43,7%
A cura di Antonio Palma
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La disoccupazione in Italia scende leggermente nel mese di giugno ma a preoccupare è soprattutto quella giovanile che fa registrare un nuovo record storico negativo attestandosi al livello più alto dagli anni '70. Sono questi infatti i dati forniti dall'Istat sugli occupati e disoccupati in Italia per il mese di giugno. Secondo le rilevazioni dell'istituto nazionale di statistica, infatt,i i disoccupati nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni sono ormai oltre quota 701mila. Per questo, secondo i dati provvisori dell'Istat, il tasso di disoccupazione giovanile, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, nel mese di giugno è pari al 43,7%, in crescita di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,3 punti nel confronto tendenziale. Un livello così alto non si riscontrava dal lontano 1977. In generale l'incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età è pari all'11,7%, vale a dire che più di un giovane su dieci è disoccupato. Un dato in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 0,9 punti su base annua.

La disoccupazione in generale diminuisce

Secondo l'Istat, però,  l'occupazione in generale migliora a giugno. Nel mese scorso, infatti, il tasso di disoccupazione si è attestato al 12,3%, in diminuzione di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e in aumento di soli 0,1 punti rispetto ai dodici mesi. In totale in Italia il numero di disoccupati è pari a 3 milioni 153mila, in diminuzione del 2,4% rispetto al mese precedente (-78mila unità), mentre in aumento dello 0,8% su base annua (+26mila unità). Gli occupati complessivi invece sono 22 milioni 398mila, in aumento di 50mila unità rispetto al mese precedente (+0,2%) e sostanzialmente invariati su base annua. A giugno il tasso di occupazione si attesta al 55,7%, cresce di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,1 punti rispetto a dodici mesi prima.

Il caso degli inattivi

Situazione analoga anche per gli inattivi. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni infatti a giugno rimane sostanzialmente invariato rispetto al mese precedente mentre diminuisce dello 0,9% rispetto a dodici mesi prima. Tra i più giovani invece gli inattivi aumentano ancora  con un +0,7% nel confronto congiunturale (+32 mila) e dello 0,1% su base annua (+2 mila). Nel primo caso il tasso di inattività, pari al 36,3%, rimane invariato in termini congiunturali mentre diminuisce di 0,2 punti percentuali su base annua. Invece il tasso di inattività nella fascia di età 15-24 anni, pari al 73,2%, cresce di 0,6 punti percentuali nell'ultimo mese e di 0,5 punti nei dodici mesi.

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