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Discarica dei veleni di Bussi: assolti tutti i 19 imputati

Sono stati tutti assolti i 19 imputati accusati di avvelenamento delle acque e disastro ambientale colposo. Quest’ultimo reato è stato prescritto.
A cura di Davide Falcioni
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Sono stati tutti assolti i 19 imputati a processo in Corte d'Assise di Chiesti per le "discariche dei veleni" della Montedison scoperte nel 2007 a Bussi sul Tirino, in provincia di Pescara. I 19 sono stati assolti per il capo d'accusa di avvelenamento delle acque, mentre il reato di disastro ambientale colposo è caduto in prescrizione. I pubblici ministeri di Pescara, Giuseppe Belelli e Anna Rita Mantini, avevano chiesto condanne variabili dai quattro ai dodici anni e otto mesi.

Termina in questo modo il primo capitolo della vicenda che vede al centro la discarica della Montedison a Bussi, che secondo l'accusa dei pm avrebbe causato l'inquinamento delle falde acquifere del fiume Pescara, provocando la conseguente chiusura di alcuni pozzi di acqua potabile. Davanti ai giudici sono comparsi Camillo Di Paolo, Maurilio Aguggia, Vincenzo Santamato, Guido Angiolini, Carlo Cogliati, Nicola Sabatini, Domenico Angelo Alleva, Nazzareno Santini, Luigi Guarracino, Giancarlo Morelli, Giuseppe Quaglia, Carlo Vassallo, Luigi Furlani, Alessandro Masotti, Bruno Parodi, Mauro Molinari, Leonardo Capogrosso, Maurizio Piazzardi e Salvatore Boncoraglio. Tutti assolti

Nei mesi scorsi l'avvocatura dello Stato aveva chiesto un risarcimento danni pari a un miliardo e 880 milioni di euro per i danni provocati dalla mega discarica: più nel dettaglio, sono stati chiesti un miliardo 376 milioni di euro per il ministero dell’Ambiente, un milione di euro per la presidenza del Consiglio dei ministri, 500 milioni di euro per la Regione Abruzzo e 3 milioni di euro per il commissario Goio. "Edison è responsabile civile delle condotte degli imputati, i quali imputati negli anni hanno sempre osservato in maniera meticolosa le direttive di Edison che imponeva ai suoi uomini di nascondere la grave compromissione ambientale che è stata invece consumata”.

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