7 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Discarica Bussi, l’allarme sull’Aterno-Pescara: “Sostanze tossiche in eccesso”

L’allarme arriva dall’ultimo studio effettuato dall’Istituto Zooprofilattico d’Abruzzo e Molise: inquinamento oltre i limiti di legge, catena alimentare ormai contaminata. Proteste dagli attivisti del Forum dell’Acqua: “Necessaria la bonifica”.
A cura di Ida Artiaco
7 CONDIVISIONI
Immagine

Presenza di sostanze tossiche, pesci contaminati da metalli pesanti e livelli di mercurio oltre i limiti consentiti dalla legge. E' questo il micidiale impatto ambientale del sito di Bussi, l'ex polo chimico sul Tirino, in provincia di Pescara, dove nel 2007 venne scoperta la più grande discarica di veleni di tutta Europa, una vera e propria bomba ecologica al confine tra il Parco del Gran Sasso e quello della Maiella. L'allarme arriva direttamente dall'ultimo studio dell'Istituto Zooprofilattico d'Abruzzo e Molise sull'ecosistema del fiume Aterno-Pescara, inquinato a tal punto che tutti i materiali nocivi sono ormai entrati nella catena alimentare.

Basti pensare che il mercurio, sottolineano gli esperti, supera i limiti di legge in un pesce su tre. "Ciò rappresenta un problema per l'umano consumo – sottolinea l'Istituto Zooprofilattico -, quindi sarebbe necessario vietare la pesca almeno da Bussi Officine in poi", a valle della megadiscarica. Si specifica inoltre che "l'esposizione a sostanze tossiche è cronica, poiché la presenza dei micronuclei non si manifesta più dopo la depurazione, quindi potrebbe derivare da falda inquinata o da scarichi non trattati ancora attivi con continuità".

I dati raccolti sono relativi al 2015. Quattro i punti di campionamento, due a monte del sito di Bussi e due a valle. Lo studio ha approfondito diversi parametri, misurando sia i valori dei diversi contaminanti presenti negli organismi, pesci e macroinvertebrati, sia un indicatore di stress, cioè la presenza dei micronuclei negli eritrociti dei pesci. Sei pesci sui 18 che sono stati campionati a valle della discarica hanno superato i limiti di legge per il mercurio. Nessuno dei pesci catturati a monte ha superato invece questa soglia.

Proteste arrivano dal Forum Nazionale per i movimenti dell'Acqua. "La Val Pescara è una bomba ecologica ormai scoppiata: i pesci del fiume Aterno-Pescara – sottolineano gli attivisti – sono fortemente contaminati da metalli pesanti, con il mercurio. Altri, come cromo e piombo, mostrano valori più elevati nei pesci pescati a valle del sito nazionale di Bonifiche di Bussi, mentre a monte, sull'Aterno, altri inquinanti come diossine e cadmio mostrano valori più elevati. Una situazione pazzesca e insostenibile, facciamo l'ennesimo appello perché partano le bonifiche".

7 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views