25 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Disastro aereo Colombia, i dubbi sull’autonomia del velivolo: “Mancava il carburante”

Ci vorrà molto tempo prima di avere un quadro definitivo dei fatti sull’incidente aereo costato la vita a 71 persone tra cui molti giocatori della squadra di calcio brasiliana Chapecoense, ma dalle prime informazioni si fa sempre più largo l’ipotesi che il velivolo non avesse l’autonomia sufficiente per coprire quella distanza a pieno carico.
A cura di Antonio Palma
25 CONDIVISIONI
Immagine

L'inchiesta sul disastro aereo in Colombia dove hanno perso la vita 71 persone, tra cui quasi tutti i giocatori della squadra di calcio brasiliana Chapecoense, è appena agli inizi e ci vorrà molto tempo prima di avere un quadro definitivo dei fatti, ma in queste ore si fa sempre più largo l'ipotesi che il velivolo non avesse abbastanza carburante. A pesare sul disastro aereo sicuramente ci saranno state una serie di concause come ad esempio quel problema elettronico notificato dall'equipaggio alla torre di controllo a pochi chilometri dall’aeroporto di Medellín, ma probabilmente anche la programmazione di un volo al limite del suo raggio di azione.

Come hanno fatto notare alcuni esperti, infatti, il velivolo utilizzato, un BA Avro RJ85 della compagnia LaMia Airlines sarebbe stato portato al limite della sua autonomia, visto che dopo aver fatto scalo a Santa Cruz, in Bolivia, proveniente dal Brasile, si era diretto a Medellín, in Colombia che va al di là della sua capacità di carburante a carico pieno. In realtà non era la prima volta che l'aereo faceva quel tragitto ma secondo le prime informazioni in precedenza viaggiava più leggero e soprattutto aveva impiegato meno tempo.

Il fatto è che nell'area dell'aeroporto di Medellín in quel momento c’era un po’ di traffico aereo in attesa con diversi velivoli che stavano già facendo giri in attesa dell’ok all’atterraggio. Anche al jet di LaMia Airlines è toccato aspettare. È proprio in quel momento che è avvenuta la tragedia. Poco dopo aver dato il via libera all’atterraggio la torre di controllo infatti ha perso ogni contatto. Mentre il traffico veniva smaltito il velivolo in effetti ha percorso altre miglia schiantandosi in una zona montagnosa alle porte della città.

Non è escluso che proprio questo ulteriore tempo possa aver fatto esaurire le esigue riserve di carburante non segnalate dalla spia fuori uso a causa dei problemi elettronici. A far propendere per questa ipotesi anche il fatto che sul luogo dell'incidente non sia stato trovato carburante. Maggiore chiarezza arriverà sicuramente dall'esame delle due scatole nere, già recuperate sul luogo dello schianto in buone condizioni. Fondamentale infatti sarà analizzare i dati dei computer di bordo  per capire cosa non abbia funzionato sul velivolo facendolo schiantare improvvisamente.

25 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views