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Direttore dell’Agenzia delle Entrate di Genova arrestato mentre intascava tangente

L’uomo arrestato in flagranza di reato dopo che gli inquirenti avevano messo sotto controllo i vertici aziendali che avevano deciso di trasferire improvvisante la sede a Genova pur non avendo attività nella zona.
A cura di Antonio Palma
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Corruzione in atti pubblici, questa la pesante accusa nei confronti del direttore dell'agenzia delle entrate di Genova arrestato questa mattina dagli uomini della Guardia di Finanza del capoluogo ligure nell'ambito di una indagine su alcuni accertamenti fiscali su alcune aziende. Secondo quanto comunicato dal Comando Provinciale del Fiamme gialle, il dirigente 63enne è stato colto in fragranza di reato mentre intascava una tangente da 7500 euro da alcuni rappresentanti di una società operante nel settore della vigilanza privata in Campania che aveva in corso una transazione da 20 milioni di euro con il Fisco per debiti accumulati negli anni.

Nell'ambito della stessa operazione, coordinata dal procuratore aggiunto di Genova Vittorio Ranieri Miniati, infatti la Guardia di finanza ha arrestato anche altre tre persone legate alla società in questione. Si tratta di due commercialisti e un avvocato campano. È stato denunciato ma a piede libero invece un commercialista genovese che avrebbe fatto da intermediario. L'inchiesta che ha portato agli arresti era partita dopo che gli inquirenti, nell'ambito dei costanti controlli  sulla localizzazione della Aziende sul territorio, avevano notato il trasferimento della sede della società a Genova senza alcun apparente motivo.

"La società aveva da poco cambiato sede nel capoluogo ligure nonostante risultasse avere molte sedi operative sul territorio, fra cui alcune in Campania, ma nessuna a Genova" hanno spiegato dalla Guardia di Finanza. Gli inquirenti quindi hanno messo sotto controllo i dirigenti della società scoprendo infine il passaggio di denaro col direttore dell'agenzia delle entrate di Genova. Per gli inquirenti il cambio di sede sarebbe legato proprio alle promesse ottenute dal dirigente delle Entrate per un suo intervento sulla pratica in cambio di soldi. Il blitz e le manette sono scattati al momento del paesaggio della bustarella avvenuto a Recco, in provincia di Genova.

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