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Il caso della diga di Oroville: perché è così importante e perché si rischia la catastrofe

E’ corsa contro il tempo per evitare il crollo della struttura, la più alta degli USA e polmone agricolo della California. Il pericolo non arriva dalla diga stessa, ma dal canale di scarico di emergenza, in cui è stato scoperto un cedimento. Nel frattempo 200 mila persone sono state già evacuate e sullo Stato incombe la minaccia dei temporali.
A cura di Biagio Chiariello
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Stato di emergenza ed evacuazione di massa in California, dove va avanti senza sosta il lavoro delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco e dei tecnici specializzati, impegnati nel riparare la falla che si è formata nel canale di scarico di emergenza della diga di Oroville, la più alta degli Stati Uniti, a circa 250 chilometri a nord-est di San FranciscoQuasi 200.000 persone ieri sono state allontanate dalle loro case dopo che le autorità hanno avvertito che la lesione nella valvola di emergenza, che permette il deflusso delle acque in eccesso, sta facendo temere anche l’eventuale collasso di una parte della struttura. "Lo abbiamo fatto perché il nostro proposito primario è garantire la sicurezza della popolazione", ha spiegato lo sceriffo della contea di Butte, Kony Honea, confermando che l’ordine di sgombero resta tutt’ora in vigore per tutta una serie di località a valle (la stessa Oroville, Palermo, Gridley, Thermalito, South Oroville, Oroville Dam, Oroville East e Wyandotte), anche se le autorità hanno comunicato che i livelli dell'acqua si sono abbassati nelle ultime ore. Non si sa dunque quando i residenti potranno rientrare nelle loro case. "Una volta che hai un danno a una struttura del genere è una catastrofe", ha spiegato il direttore delle risorse idriche Bill Croyle.

La minaccia pioggia incombe su Oroville

La minaccia arriva sopratutto dai temporali previsti per i prossimi giorni. La diga Oroville è quasi piena a causa delle violente piogge invernali che, per quanto abbiano portato sollievo allo Stato dopo quattro anni di siccità, hanno creato un problema serissimo allo stato della California, col governatore Jerry Brown costretto a dichiarare lo stato di emergenza. Problemi anche alla stradale nell'area del lago di Oroville, bloccata in queste ore da migliaia di vetture che cercano di lasciare la zona in seguito all'ordine di evacuazione.

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Come si sta cercando di evitare la catastrofe

Nel frattempo, nelle ultime ore sono stati fatti uscire milioni di litri di acqua al minuto attraverso il principale canale di scarico che, nonostante il pericoloso squarcio nel cemento, è ancora considerato il miglior modo per abbassare il livello. "Questo è il minore de mali", ha detto il portavoce del dipartimento riserve idriche, Eric See. "Non vogliamo avere più danni, ma dobbiamo far fuoriuscire l’acqua". Sabato i livelli di acqua erano aumentati al punto tale che per la prima volta si è deciso di ricorrere ad un canale di scarico di emergenza. Inizialmente si pensava che il sistema avesse funzionato, ma le abbondanti precipitazioni di domenica pomeriggio hanno portato a rilevare un buco nel canale e, alla fine, hanno ordinato le evacuazioni. Così per provare a chiudere la crepa si è fatto ricorso agli gli elicotteri che per tutta la notte hanno fatto la spola per trasportare enormi sacchi di pietre. Adoperati anche mezzi per la raccolta dei rifiuti pieni di massi, con l’obiettivo di far svuotare il loro carico sul canale danneggiato.

L'importanza della diga in California

La diga si trova a est di Oroville, un comune di circa 16 mila abitanti. Collocata a 235 metri di altezza, la struttura, costruita tra il 1962 e il 1968, è la più alta d’America, superando di almeno 12 metri quella di Hoover, al confine tra Nevada e Arizona. Tra le funzioni più importanti, indubbiamente spicca quella importanza relativa all’irrigazione della Central Valley, il polmone agricolo dello Stato, nell’ultimo periodo messo in ginocchio a causa delle ripetute siccità. Problema però superato abbondantemente negli ultimi giorni con le piogge record che si sono abbattute sulla California. La criticità principale riguarda i cosiddetti ‘sfioratori’, delle valvole di emergenza che servono a rilasciare acqua in modo controllato per evitare che possa straripare.

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