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Dieci cose che mancano nella scuola italiana

C’è bisogno di libri economici e leggeri, di intonaco e di colore, di natura, tecnologia e partecipazione. C’è bisogno di tante cose, materiali e non, perché diventare uomini, di questi tempi, è particolarmente difficile.
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A cura di Redazione
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A scuola si studia, si impara a conoscere l'altro e il proprio ambiente. Insieme ad altri corpi intermedi, la scuola modella il carattere e le conoscenze dei bambini; i quali – è bene ricordarlo – determineranno il destino dei popoli. Cosa accade se luoghi di istruzione e cultura restano sempre due passi dietro alla realtà? Quanto resiste al suo intero una vitalità depressa dai colori smorti delle mura e quanto sarà rassicurato il bambino che respira ovunque precarietà, dalle sedie malferme al corpo docente? Come noto questi interrogativi si inseriscono da tempo nel dibattito politico italiano, il cui sistema scolastico pubblico è spesso sotto accusa per la carenza dei propri servizi. Vediamo di cosa avrebbe bisogno la nostra scuola perché non venga vissuta dallo studente medio come un luogo ostile, opprimente, depresso e fondamentalmente inutile. Elenchiamo dieci cose appartenenti al mondo della tecnologia e della natura, della materia e dello "spirito". Per maturare c'è bisogno di tutto.

Sala personal computer
Internet e wifi
ebook
Spazi verdi all'aperto
Laboratori attrezzati
Partecipazione
Ambiente accogliente
Bene comune
Sala musica
Contesto sereno

Sala pc

Alcune scuole pubbliche sono già fornite di almeno una sala pc, altre no. Spesso i giovani imparano ad usare i personal computer a casa, ma poter avviare lo studente all'uso della tecnologia in maniera responsabile è un compito che dovrebbe essere assunto anche dalla scuola, oltre che dalle famiglie. Il personal computer potrebbe essere adoperato per implementare l'istruzione con software partecipativi, per introdurre lo studente al linguaggio e alla storia dell'informatica, per parlare dei pericoli e delle grandi possibilità della tecnologia. E delle grandi responsabilità che coinvolgono ognuno di noi.

Internet e wifi

Oggi più di ieri sappiamo le potenzialità di un personal computer non sono espresse appieno senza una connessione alla Rete. E' lì che l'informatica diventa con maggiore evidenza qualcosa di più che semplice velocizzazione dei processi lavorativi. Con Internet il pc si fa comunicazione, informazione, ubiquità. Un'opportunità e un peso per tutti noi che devono essere trasformati in cultura, partecipazione e responsabilità. La scuola non può eludere dal responsabilizzare i ragazzi all'uso sicuro delle nuove tecnologie.

ebook

Il libro elettronico (e-book) ha tre grandi vantaggi: ognuno può contenere una libreria intera all'interno della sua memoria, pesa poco e i singoli "libri" costano poco. Per lo studente il vantaggio è una leggerezza sulle spalle che contribuisce alla propria salute e a maturare un rapporto sano con la scuola. Il risvolto, in termini sociali, potrebbe essere anche molto importante, poiché crescerebbe una generazione munita di ebook e darebbe impulso all'editoria elettronica. Un libro da quattro euro invece che da quindici potrebbe essere un buon incentivo alla lettura.

Spazi verdi

Per quanto gli studenti debbano imparare le virtù della concentrazione autoimposta, con tanto di seduta forzata al banco, bisogna anche comunicare ai giovani che l'apprendimento avviene ovunque, persino quando si cammina. Per questo motivo bisogna garantire agli scolari spazi verdi in cui poter giocare o passeggiare in tranquillità. Magari poter osservare piante ed insetti: capire la vita, al di là delle descrizioni tecniche riportate dai libri.

Laboratori attrezzati

Il laboratorio è un momento di rottura dalla routine astratta dello studente. Riuscire a comunicare ai giovani che la teoria non è un esercizio di intrattenimento intellettuale, ma un aspetto della realtà vuol dire anche dare forza all'insegnamento e motivare allo studio. Il laboratorio potrebbe essere anche il luogo in cui lo studente capisce quali sono le passioni più forti. Davanti ad un microscopio il giovane potrebbe scoprire passione o talenti da coltivare durante la sua formazione futura.

Partecipazione

La partecipazione tipica delle assemblee di istituto o di quelle di classe realizza una forma di confronto tra gli studenti stessi. In un contesto non maturo, le assemblee potrebbero diventare pause tra una lezione e l'altra. La scuola ha probabilmente bisogno di confronti tra i professori e gli studenti, in modo tale che possano emergere criticità e desideri che, se non espressi, possono tramutarsi in avversione e disinteresse. I programmi scolastici che riempiono il calendario di giovani e professori dovrebbero dare un po' di spazio anche al confronto.

Ambiente accogliente

Le sedie rotte, le mura grigie con frammenti mancanti di intonaco, i riscaldamenti spenti e molto altro ancora non contribuiscono a dare della scuola un'immagine sana e forte. Laddove si insegna la bellezza nelle sue varie declinazioni storiche bisognerebbe anche esserne esempio. Mens sana in corpore sano, si insegna molto presto ai discepoli. I quali osservano il corpo della scuola e traggono le proprie conclusioni circa la mente.

Bene comune

Certi automatismi non rendono giustizia alla realtà. Se è vero che una scuola indecente incoraggia comportamenti amorali, è vero anche che gli incivili imbruttiscono la scuola. Se è difficile far comprendere allo studente che quel poco che dà la scuola è un bene da proteggere, bisognerebbe puntare sull'ambizione di ciò che l'istituto potrebbe diventare grazie al contributo di tutti.

Sala musica

Benché si diffonda con forza – e giustamente – un invito all'insegnamento delle scienze applicate, l'utilità di materie umanistiche come l'arte deve essere ribadita una volta di più in un paese che con tali sensibilità è cresciuta e che da queste trae ancora parte delle proprie ricchezze. Imparare a suonare e ad ascoltare contribuisce a far maturare uno spirito critico, ad esprimere i propri stati d'animo e a trovare un proprio equilibrio. Contribuisce inoltre a fare della scuola un luogo di espressione, oltre che di apprendimento.

Serenità

Le recenti denunce di bullismo fanno emergere un mondo a lungo tollerato in cui la sopraffazione si esprime nella forma della violenza fisica e psicologica. Si tratta di episodi che non solo danneggiano la vittima, ma che ledono l'immagine della scuola e che spesso ne disvelano la debolezza. La brutalità del bullismo rappresenta l'esatto contrario degli insegnamenti scolastici. La vittima, inoltre, oltre a sentirsi tradita dai suoi coetanei, si vede abbandonata dalla scuola stessa. Contemporaneamente, gli altri studenti scongiurano la possibilità di diventare loro stesse vittime accettando il ruolo di comparse silenziose. Uno stato di agitazione permanente in cui la cultura è la prima vittima.

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