Diciottenne spingeva ragazzine a spogliarsi in webcam e le ricattava, condannato
Un ragazzo britannico di 18 anni, Evan Prevett, la settimana scorsa è stato condannato a dodici anni di carcere per aver ricattato delle ragazzine di età compresa tra i 12 e i 17 anni. Da quanto ricostruito nel corso del processo, il ragazzo adescava le giovani vittime su Skype e Snapchat e le spingeva a spogliarsi per lui. A loro insaputa registrava le immagini che poi utilizzava per minacciare e ricattare le adolescenti. Prevett avrebbe adescato ragazzine in tutto il mondo. Le vittime, per evitare che le loro immagini venissero diffuse, erano costrette a cedere ai ricatti del giovane. Una delle giovani vittime del diciottenne sarebbe stata minacciata anche di morte.
Lo sfogo della madre di una delle vittime del giovane – La madre di una di loro si è presentata in aula, il giorno della condanna di Prevett, per parlare delle condizioni della figlia minacciata dal maniaco. “Nostra figlia lo ha conosciuto quando aveva 12 anni, ora ne ha 14. Si spogliava quando lui glielo chiedeva e riceveva messaggi disgustosi da questo pervertito”, ha raccontato davanti ai giudici aggiungendo che la figlia soffre di depressione e non ha più fiducia in se stessa. “Non riesce a dormire e ha attacchi di panico. Come genitori temiamo che sia stata derubata della sua infanzia”, ha aggiunto la donna. L’avvocato di Prevett, da parte sua, ha detto che il giovane ha capito di aver sbagliato ma di aver inizialmente agito in questo modo a causa della sua bassa autostima: era convinto che per colpa del suo peso non avrebbe mai avuto una fidanzata.