Diciassettenne operato al pene per due volte: i medici si erano “confusi”

Dove essere un intervento semplice e tale si è rivelato. Peccato, però, che l'adolescente abbia dovuto ricevere prima un trattamento non richiesto. A Monselice, in provincia di Padova, un giovane di diciassette anni doveva operarsi per asportare un piccolo nodulo al pene. Il 22 dicembre, nel corso di una visita urologica, il ragazzo aveva infatti scoperto di avere una neoformazione all'organo maschile e che pertanto doveva sottoporsi ad intervento chirurgico. Passano tre mesi e arriva il momento dell'intervento: il 24 marzo il diciassettenne viene operato in day hospital al Madre Teresa di Schiavonia, località padovana a pochi chilometri da Monselice.

Dopo circa un'ora e mezza il giovane esce dalla sala operatoria, probabilmente sollevato all'idea di aver chiuso con successo un capitolo non piacevole della propria vita. Dopo circa trenta minuti, però, una dottoressa avverte il paziente che per errore è stata eseguita una frenuplastica, ossia un'incisione longitudinale chiusa poi con dodici punti. Un'operazione, osserva il medico, che si sarebbe rivelato probabilmente necessario in un secondo momento. Due ore dopo il giovane è di nuovo in sala operatoria, questa volta per l'intervento richiesto e con i risultati sperati.

Ora il ragazzo, rappresentato dal legale Stefano Fratucello, ha presentato querela per lesioni personali ai carabinieri di Este, perché è vero che la frenuplastica non ha causato danni permanenti, ma – come ha osservato il diretto interessato al Mattino di Padova – "è pacifico quindi che ho subito delle lesioni con una suturazione di 12 punti obiettivamente rilevabili. Lesioni che sono conseguenza di un trattamento sanitario non voluto, non necessitato né giustificabile!".