Di Battista: “Ricevuta lettera con proiettile e minacce, ma M5S fa poca notizia”
Un post su Facebook con una lettera, nella quale campeggia il logo del Movimento 5 Stelle ed un avvertimento, che pare un ultimatum: "Senatori, candidati, deputati e attivisti, questo è l'ultimo avvertimento, ne abbiamo a sufficienza per tutti". Di fianco alla lettera stessa un proiettile. Si tratta dell'immagine postata da Alessandro Di Battista, deputato del M5S, uno dei volti più in vista del gruppo politico avviato da Grillo e Casaleggio, che si preoccupa di fare luce su una minaccia chiara, ma anonima, indirizzata a quanto pare a tutti coloro facciano parte del movimento politico. Nel post Di Battista lamenta una scarsa attenzione nei confronti del suo movimento, in virtù del fatto che, a suo parere, una questione del genere associata al Movimento 5 Stelle farebbe poca notizia. Ecco la didascalia aggiunta alla foto:
Ci è arrivata questa letterina. Un proiettile e qualche minaccia. Ne dovrebbero parlare tutti i giornali d'Italia, ma siamo il M5S e fa poco notizia. Pensate se avessero mandato (speriamo che mai nessuno lo farà) un proiettile a Renzi, Brunetta, alla Santanchè o alla Boschi cosa sarebbe successo. Che la mafia ci detesti è un fatto noto (e anche un motivo d'orgoglio). Ricordo le parole che Buzzi disse a Carminati (i due boss di#MafiaCapitale): "Grillo ha distrutto il PD, noi non ci stiamo più". Ora questi "ominicchi" cercano di intimorirci con lettere e proiettili. E fanno bene a provarci. Noi siamo loro nemici e se dovessimo andare al governo a Bronte o in Sicilia iniziassero a scappare. #NoMafiaBronte. P.S. Ci vediamo tra poco (alle 16) a Seregno (Monza-Brianza) in Piazza Segni. Stasera sarò a Genova, alle 20.00 in Largo Pertini. Domani (domenica) alle 11 a Sanremo in Piazza Muccioli, alle 14.30 a Savona in Piazza Rebagliati e alle ore 18 a La Spezia, Anfiteatro Parco della Maggiolina. Vanno amate le piazze e disprezzati i divani!
Si tratta, come si può facilmente immaginare, di giorni molto caldi sul fronte politico nazionale, sia per quanto concerne le polemiche delle opposizioni e del fronte interno al Pd indirizzate al governo di Matteo Renzi e alla decisione di porre la fiducia sull'Italicum, ma anche per tutto quanto concerne l'Expo 2015, la cui giornata di inaugurazione del primo maggio è stata in parte offuscata dagli scontri tra polizia e Black Bloc durante la manifestazione "No Expo" del pomeriggio. I manifestanti, come oramai noto, hanno divelto strade, negozi ed auto, provocando danni ingenti, ma soprattutto mettendo in forte imbarazzo il Ministro degli Interni Angelino Alfano.
