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Di Battista: “Ho fatto il cooperante in Congo e Guatemala, alcune Ong si comportano male”

Il deputato Alessandro Di Battista, ex cooperante, ha diffuso un post spiegando la posizione del Movimento 5 Stelle sulle ong e sostenendo di voler solamente fare chiarezza sui presunti legami tra le organizzazioni e gli scafisti. “Quando lavoravo in Congo e in Guatemala nella cooperazione internazionale sapevo benissimo che alcune ONG si comportavano bene e altre decisamente meno”.
A cura di Charlotte Matteini
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Nell'accesissima polemica contro le organizzazioni umanitarie che operano nel Mar Mediterraneo entro anche il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista, che rende su Facebook la sua testimonianza in qualità di ex cooperante. "Quando lavoravo in Congo e in Guatemala nella cooperazione internazionale sapevo benissimo che alcune ONG si comportavano bene e altre decisamente meno. Io lavoravo in AMKA Onlus e AMKA investiva la stragrande maggioranza delle sue risorse in progetti di sviluppo: microcredito, lotta all'HIV, formazione scolastica etc. Io vivevo nelle comunità rurali tuttavia non tutti i cooperanti delle altre organizzazioni si comportavano allo stesso modo", spiega Di Battista.

"Vedevo professionisti dello sviluppo della cooperazione più che della cooperazione allo sviluppo fare la bella vita, ignorare del tutto esigenze ed usi e costumi locali impossibili da comprendere dai loro uffici lussuosi o dai loro resort a 5 stelle. Questo per dirvi che nessuno di noi, in relazione alle ONG che si occupano di migranti, intende generalizzare. Vogliamo solo chiarezza e per questo dovremmo essere considerati razzisti? Ma fatemi capire, se chiediamo chiarezza su alcune ONG che, a detta del Procuratore di Catania, avrebbero avuto contatti diretti con quei criminali degli scafisti dovremmo essere associati a quei politici di destra i quali non perdono occasione di definirci neo-comunisti perché vogliamo destinare più fondi alla cooperazione (quella buona) o perché crediamo nell'equità sociale e per questo lottiamo per il reddito di cittadinanza?", si domanda l'onorevole pentastellato.

"Al contrario ci definiscono neo-fascisti politici del PD, quello stesso PD stra-finanziato da Buzzi che, parole sue, ‘con gli immigrati ci faceva più soldi che con la droga'. Ci accusano tutti insomma, Berlusconi dice che siamo di sinistra e il PD ci accusa di xenofobia. Perché tutto questo accanimento? Ma ci pensate che se avessimo la maggioranza gli dimezzeremmo immediatamente tutti gli stipendi, gli cancelleremmo in 48 ore quei vergognosi vitalizi e gli chiederemmo indietro quelle centinaia di milioni di euro che si sono intascati come dei ladri. Sì, ladri. Perché il Popolo italiano votò contro il finanziamento pubblico ai partiti eppure i partiti si sono intascati quasi 3 miliardi di euro negli ultimi 20 anni. E noi dovremmo prendere lezioni, o, secondo qualcuno, fare accordi con questi soggetti? Ma secondo voi io sono entrato in Parlamento per fare compromessi con questo sistema marcio o per accordarmi (per loro accordo non significa trovare una quadra su una legge ma spartirsi il potere) con questi personaggi che considerano la Politica non una passione ma un modo di esercitare il potere? Sappiate che il politico è l'unico mestiere che inizi a far peggio proprio quando diventi professionista", conclude Di Battista.

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