Detenuti evasi dal carcere di massima sicurezza, arrestato un secondino

Mentre negli Stati Uniti prosegue la caccia ai due detenuti, il 49enne Richard Matt e il 35enne David Sweat, evasi circa venti giorni fa dal carcere di massima sicurezza dello Stato di New York, un’altra persona è finita in manette perché accusata di aver facilitato la fuga da film dei due uomini. Si tratta di Gene Palmer, una guardia carceraria del Clinton Correctional Facility. Il secondino, un 57enne di Dannemora, è sospettato di aver fornito ai due detenuti le lame necessarie per favorire la loro fuga. La guardia, da quanto si è appreso, avrebbe nascosto gli attrezzi all’interno di hamburger congelati portati nella cella dei due uomini. Secondo il suo legale, l'uomo avrebbe però consegnato gli oggetti inconsapevolmente. Si tratta del secondo arresto collegato al caso dei due detenuti. Prima di Gene Palmer era finita in manette la sarta Joyce Mitchell, 51 anni, accusata di aver fatto da palo e di aver fornito come il secondino alcuni strumenti per l’evasione dei due detenuti.

Continua la gigantesca caccia all’uomo – La clamorosa evasione di Matt e Sweat dal carcere di massima sicurezza dello Stato di New York risale a 19 giorni fa. La ricostruzione della loro fuga sembra la trama di un film: i due detenuti sono scappati dopo aver trapanato i muri della cella, infilandosi nei tunnel e gattonando tra stretti cunicoli fino a un tombino oltre il muro di cemento che circonda il penitenziario. Dopo la fuga è scattata una gigantesca caccia all’uomo, con la polizia che ha schierato circa 150 agenti, ma i due ancora non sono stati ritrovati. L'ultimo possibile avvistamento è avvenuto al confine tra lo Stato di New York e la Pennsylvania. Un testimone ha detto di aver visto i due uomini lungo i binari della ferrovia nella zona di Friendship, un piccolo villaggio che si trova nella contea di Allegany. Richard Matt è stato condannato per rapimento e l'uccisione di un uomo nel 1997 mentre David Sweat per l'omicidio di un poliziotto.