Denunciò ‘ndrangheta a Torino, stop tasse e contributi per l’imprenditore Esposito
Stop a tasse e contributi per Mauro Esposito, l’imprenditore che ha denunciato le infiltrazioni della ‘Ndrangheta nel Torinese diventando uno dei testimoni chiave nel processo San Michele. La Procura della Repubblica di Torino ha accolto l'istanza dell'imprenditore e ha sospeso per tre anni il pagamento degli adempimenti fiscali e previdenziali. Esposito, imprenditore torinese titolare della Me Studio Srl, nel 2009 denunciò la ‘ndrangheta. L’imprenditore nei mesi scorsi aveva lanciato un appello chiedendo aiuto anche al Capo dello Stato: “Chiedo aiuto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e di essere ascoltato dalla commissione antimafia – aveva detto – la mia vita personale, familiare e professionale sono state stravolte, distrutte”. “L'Agenzia delle Entrate e Inarcassa – aveva spiegato ancora – mi hanno chiesto di versare oltre un milione di euro per non avere ottemperato a vecchi versamenti, negandomi una dilazione di quattro anni, di scontarmi more e interessi”. L’imprenditore si era ritrovato quasi sul lastrico e si sentiva “abbandonato dallo Stato”.
Il commento del senatore Esposito – Ad annunciare il provvedimento adottato dalla procura di Torino è stato su Facebook Stefano Esposito, senatore Pd componente della Commissione Antimafia che nei mesi scorsi si era interessato al caso dell'imprenditore: “La strada della legalità, a volte, è impervia, ma è l'unica. Non posso che esprimere la mia soddisfazione per questo provvedimento”, ha scritto sul social network.
