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Ultime notizie sulla morte di Denis Bergamini

Denis Bergamini, nuova autopsia dopo 28 anni: il corpo del calciatore sarà riesumato

Il corpo del centrocampista del Cosenza morto a 27 anni sarà riesumato per nuovi esami che accerteranno se il giovane fosse già morto quando fu investito da un tir, la sera del 19 novembre 1989. La sua morte, avvenuta sotto gli occhi della fidanzata di allora, Isabella Internò, fu archiviata come suicidio. Oggi si indaga per omicidio aggravato dalla premeditazione.
A cura di Angela Marino
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La morte di Denis Bergamini il giocatore del Cosenza trovato cadavere sulla autostrada nel 1989 in località Roseto Capo Spulico (Cosenza), forse, non fu suicidio. È quello che intende accertare la Procura Castrovillari che, in sede di incidente probatorio, ha ottenuto il via libera alla richiesta di riesumazione del corpo della vittima. Dopo la lunga battaglia di Donata Bergamini, sorella di Denis, il Gip del Tribunale di Castrovillari ha deciso di permettere la prosecuzione delle indagini da parte del Procuratore della Repubblica, Eugenio Facciolla che nelle settimane scorse aveva riaperto l'inchiesta. L'autopsia ha lo scopo di accertare se il calciatore fosse già morto quando fu investito dal tir.

Denis Bergamini, centrocampista del Cosenza originario di Argenta (Ferrara), è morto la notte del 18 novembre alla vigilia di una partita importante, dopo aver firmato un ottimo ingaggio ed essersi fidanzato con una coetanea romagnola con la quali voleva sposarsi, ufficialmente, per ‘suicidio'. Il suo corpo fu trovato al chilometro 408 sulla Statale Jonica dove un autocarro carico di frutta lo travolse trascinandolo, secondo la ricostruzione ufficiale, per 60 metri. Unica testimone Isabella Internò, giovanissima ex fidanzata di Bergamnini con la quale il ragazzo stava viaggiando in auto dopo aver lasciato senza preavviso la squadra. Secondo la versione della Internò, confermata anche dall'autista del camion, il ragazzo si sarebbe ‘tuffato' sulla carreggiata come fanno i nuotatori, per lasciarsi investire. Una versione che non ha mai convinto la famiglia di Denis, che aveva tutte le ragioni per credere che il giovane calciatore non si sarebbe mai suicidato. Raffaele Pisano, il conducente del mezzo che travolse il corpo di Denis, fu processato e assolto per omicidio colposo.

Allora come oggi, non convince la testimonianza di Isabella Internò, indagata per concorso in omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione. La 43enne, all'epoca dei fatti era già legata all'attuale marito, l'agente di polizia Luciano Conte. Secondo alcune testimonianze all'epoca della sua relazione con Denis, la giovane era rimasta incinta e aveva deciso di abortire perché il calciatore, pur accettando di riconoscere il figlio, non intendeva sposarla. Questa circostanza, secondo alcune persone vicine al giovane centrocampista, avrebbe inasprito i rapporti tra i due, tanto da rendere difficilmente spiegabile quell'ultimo viaggio insieme, dove Denis ha trovato la morte.

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