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Dell’Utri dal carcere: “Datemi più libri o faccio lo sciopero della fame”

L’ex senatore Marcello dell’Utri infuriato per il divieto di portare in cella più di due libri.
A cura di Antonio Palma
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"Datemi più libri o inizio lo sciopero della fame", è l'avvertimento dell'ex senatore di Forza Italia Marcello dell'Utri che da poco più di una settimana è rinchiuso in cella nel carcere di Parma dopo la sua estradizione dal Libano. Dell'Utri è imbufalito contro il regolamento carcerario che vige nell'istituto di pena emiliano che concede il diritto per i detenuti di tenere in cella un massimo di due libri. Una restrizione che per l'ex senatore, da sempre bibliofilo appassionato, sembra  una vera e propria tortura, più che lo stare tutto il giorno rinchiuso in carcere. "O me ne fanno avere di più o farò lo sciopero della fame" avrebbe riferito nei giorni scorsi Dell'Utri ad un ex collega di partito, il deputato di Forza Italia Massimo Palmizio, che è andato a trovarlo nel penitenziario. "Un conto è scontare la pena, un conto invece è negare i libri che per lui sono come l'acqua. Farlo è tortura psicologica" ha riferito l'onorevole che ora si è attivato per aiutare l'ex senatore. Dell'Utri in effetti dovrà scontare in carcere una condanna definitiva a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, un tempo molto lungo senza i suoi adorati libri.

Dell'Utri e la passione per i libri

Del resto la passione di Dell'Utri per i libri è cosa nota e che in alcuni casi lo ha portato anche ad essere coinvolto in vicende giudiziari come quella del furto di libri antichi e preziosi alla Biblioteca dei Girolamini di Napoli. Anche al suo arrivo nel carcere di Parma, dove è stato condotto dopo l'estradizione da Beirut, Dell'Utri aveva fatto presente di volersi occupare proprio di libri. Appena arrivato nel penitenziario, tramite un altro collega di partito, il deputato di Forza Italia Elio Massimo Palmizio, aveva fatto sapere che gli sarebbe piaciuto occuparsi della biblioteca, probabilmente proprio per avere un più facile accesso ai libri. Una richiesta però che per il momento ancora non è stata accettata e che ha fatto infuriare l'ex senatore vorace di libri che per questo minaccia uno sciopero della fame.

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