260 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Delitto Pordenone, Ruotolo resta libero. Ecco perché ha cambiato palestra

Il procuratore dopo l’interrogatorio dell’unico indagato per il delitto di Trifone e Teresa: “Gli indizi ci sono, ma niente esigenze cautelari. Esclusa la complicità di altre persone”.
A cura di Biagio Chiariello
260 CONDIVISIONI
Immagine

 Giosué Ruotolo, unico indagato per il delitto di Trifone Ragone e Teresa Costanza, resterà in libertà, anche sino all’avviso di conclusione delle indagini. Questa è la linea della Procura di Pordenone. “Gli indizi ci sono, ma non vi sono esigenze cautelari”, ha spiegato a Il Piccolo il procuratore Marco Martani . “Non ravvisiamo il pericolo di fuga (a Ruotolo è stato intimato di non lasciare l’Italia, ndr), non vi è possibilità di inquinamento delle prove, l’indagato non cerca alibi. Anzi, ha dato una lecita spiegazione sulla sua presenza al parcheggio del palasport e al parco di San Valentino. Escludiamo, inoltre, la possibilità di reiterazione del reato”.

Martedì il ragazzo è stato interrogato per 8 ore dagli investigatori che indagano sul duplice omicidio di Pordenone. “L’indagato, contrariamente a quanto affermato nelle dichiarazioni rese come persona informata sui fatti, ha confermato di essere stato presente nella zona del palazzetto dello sport la sera del duplice omicidio”, ha specificato Martani. “Ruotolo ha detto di essersi recato all’impianto sportivo per andare in palestra – ha aggiunto il procuratore -, ma di non aver trovato parcheggio e quindi di aver preferito fare ritorno verso casa. L’indagato ha anche affermato di essersi fermato effettivamente per qualche minuto all’esterno del parco di San Valentino per fare della pratica sportiva, ma di avere poi desistito quasi subito”.

 Giosuè Ruotolo cambiò palestra dopo l’omicidio di Teresa e Trifone, perché “fu mia mamma a insistere. Riteneva che quella del palasport – ha spiegato il giovane – fosse diventata troppo pericolosa. E così il ragazzo andò alla Hello Fit di via Nuova di Corva (ora New Fit).

I pubblici ministeri intanto hanno firmato ieri i provvedimenti che autorizzano il Ris a compiere accertamenti irripetibili di carattere ematico-biologico e componentistico sulle tracce biologiche trovate su auto e indumenti a Pordenone e a Somma Vesuviana.  La Procura esclude che il presunto killer abbia agito con la complicità di altre persone. “Rimandando a un movente individuale non si ipotizza la presenza di un complice”.

260 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views