173 CONDIVISIONI

Decreto Pa è legge, ok definitivo dalla Camera

Dopo la terza fiducia in una settimana, il decreto sulla riforma della pubblica amministrazione è legge. Renzi esulta: “Adesso sotto con la delega e i decreti attuativi”
A cura di Antonio Palma
173 CONDIVISIONI
Immagine

Mentre al Senato procede la lunga maratona per l’analisi degli emendamenti al disegno di legge di riforma costituzionale voluto dalla maggioranza, il governo incassa il  via libera definitivo della Camera al decreto Pubblica amministrazione. Il sì definitivo dell’Aula di Montecitorio alla conversione in legge del decreto è arrivato con 303 voti favorevoli, 163 contrari e 9 astenuti. Un'approvazione lampo che è passata in entrambi i rami del Parlamento con tre fiducie in una settimana. Dopo le contestazioni della ragioneria dello stato, infatti, il governo aveva messo mano al decreto Pa eliminando alcune parti del testo originario tramite un maxiemendamento che ha richiesto una nuova votazione di Camera e Senato con un inevitabile allungamento dei tempi. Felice per l'approvazione il Premier Matteo Renzi che su twitter ha scritto soddisfatto: "Il decreto Marianna Madia è legge. Adesso sotto con la delega e i decreti attuativi". Anche il Ministro della Pubblica amministrazione ha espresso la sua soddisfazione per il risultato ottenuto, scrivendo sempre su twitter: "Il Decreto PA è legge. Equità compensi pubblici, Anticorruzione, Semplificazioni ed efficienza con mobilità. Riforma continua con DDL in Senato".

Riforma della Pa proseguirà con legge delega

Del resto questo provvedimento è solo il primo tassello della riforma della Pubblica amministrazione sulla quale il Presidente del consiglio ha assicurato di voler tornare a breve. Come ha detto il ministro Marianna Madia, infatti, il prossimo tassello è nel disegno di legge delega che verrà discusso in Senato a settembre dopo le ferie estive . Il Ministro ha auspicato l'approvazione entro la fine dell'anno "in modo da poter dedicare il prossimo anno alla sua attuazione". Uno dei nodi principali resta però il mancato pensionamento anticipato di 4mila docenti bloccati dalla riforma Fornero. Dopo la marcia indietro dell'Esecutivo per mancanza di coperture finanziarie, Renzi ha assicurato che entro fine agosto ci sarà una nuova norma sulla scuola che ritornerà sulla questione.

173 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views